Di Cristina: “Greco dovrebbe spiegare lo stato dei conti invece attacca giornalismo libero”

 
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Il segretario provinciale dem Peppe Di Cristina

Gela. “Non torno indietro e attendo che l’assemblea provinciale decida sulle mie dimissioni. Sono stato il candidato locale più suffragato in assoluto alle regionali e il Pd ha ottenuto più voti rispetto a cinque anni fa, ma è chiaro che in città non ci siamo fatti capire dagli elettori. La colpa è soprattutto mia”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina conferma che rimetterà il mandato all’assemblea del partito, anche se non ha alcuna intenzione di lasciare la politica attiva. “Il mio contributo continuerò a darlo, qualsiasi ruolo avrò o anche da semplice militante – dice ancora – il risultato ottenuto alle regionali non mi silenzia per nulla, anzi mi spinge ad andare avanti”. I dem, in città, stanno sostenendo la mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco e l’esperienza “arcobaleno” di tre anni fa è superata da tempo. Come ha già più volte indicato il segretario cittadino Guido Siragusa, il Pd lavora ad una coalizione progressista, alternativa all’amministrazione Greco. Difficile, al momento, pensare ad un riavvio del dialogo con il Movimento cinquestelle, ma saranno soprattutto Roma e Palermo a decidere se sui territori democratici e grillini possano tornare a sedersi allo stesso tavolo. Di Cristina, a sua volta, ha archiviato il dialogo con l’avvocato Greco, seppur prima delle regionali qualche tentativo c’è stato. “Quella del sindaco, dispiace dirlo, ma è schizofrenia politica. Sul suo tavolo, c’è una drammatica relazione dei revisori dei conti, che hanno espresso parere negativo al bilancio di previsione. Il dirigente, invece, non vede la necessità di correttivi. Quindi, qualcuno mente? Nonostante questo, cosa fa il sindaco? Trova il tempo di scagliarsi contro il giornalismo libero, che non nasconde le notizie a monte. E’ assurdo. Se proprio ha quest’interesse, dovrebbe contestare il giornalismo non trasparente. Ribadisco che in città la questione morale è ancora assolutamente aperta. Come se non bastasse critica amministrazioni passate che non c’entrano nulla con la situazione finanziaria attuale, che si deve, a leggere i dati, alla giunta Messinese, della quale il Pd non faceva parte, alla gestione del commissario nominato dall’ex presidente della Regione Musumeci e all’attuale guida di Palazzo di Città”.

Il divario tra democratici e amministrazione Greco è netto. Sui temi posti dal partito, secondo Di Cristina, non c’è mai stata alcuna risposta dall’avvocato. “Affronta i temi sempre in maniera parziale – conclude – solo per fare un esempio, non ha mai dato risposte sulla situazione della sanità cittadina, depauperata dal governo regionale e dal management Asp. Inoltre, dovrebbe spiegare alla città quale sia la reale situazione dei conti dell’ente comunale”. Tutti aspetti che probabilmente faranno da supporto alla scelta dem di chiudere anticipatamente l’esperienza Greco, votando la sfiducia, ma che allo stesso tempo danno le coordinate per costruire un’alternativa in vista delle prossime amministrative.

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