Snoezelen room ferma per la burocrazia: “Entro venti giorni si risolverà tutto”

 
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I materiali per la realizzazione della snoezelen room

Gela. La Snoezelen Room più grande d’Europa, così era stata presentata trionfalmente nel dicembre 2020 la proposta vincitrice del bando di democrazia partecipata lanciato dal Comune per raccogliere e finanziare le idee dei cittadini.
Quel bando lo vinse la “stanza delle farfalle” proposta da Salvatore e Desirèe Franco, una coppia di genitori di un bambino autistico. La loro idea progettuale ebbe la meglio sugli altri 17 progetti presentati e il Comune ne annunciò la realizzazione.
Tutto questo avveniva ben due anni fa, ma che fine ha fatto la stanza sensoriale che avrebbe dovuto servire a tanti ragazzi autistici del territorio e ai loro caregiver.
È rimasta impantanata nella burocrazia, almeno fino ad oggi, quando grazie alla segnalazione di alcuni insegnanti gelesi che per caso si sono imbattuti nel responsabile della ditta che doveva installare la stanza sensoriale presso la Casa del Volontariato in una fiera dedicata alla scuola, è venuto fuori che tutto sarebbe fermo per l’inerzia della macchina amministrativa.
Si è scoperto infatti che il materiale necessario, dopo tanti ritardi, era stato consegnato nelle prime settimane di agosto e che la ditta aspettava un segnale dal Comune per iniziare i lavori. Segnale che ad oggi non era arrivato, a causa di un impedimento curioso. Tutto sarebbe fermo per la mancanza di una parete divisoria in cartongesso, spiega il vicesindaco Terenziano Di Stefano che ha seguito l’iter dall’inizio.

Il percorso “Snoezelen”, sarebbe una novità assoluta per la città. In Sicilia di stanze come queste ne esistono pochissime. Si tratta di uno specifico spazio multisensoriale, con al suo interno un laboratorio delle attività motorie e manipolative. Una stanza ricca di effetti luminosi, musicali e uditivi, di profumi, di forme e di superfici tattili, adattabile a tutte le tipologie di autismo e non solo. Tutto potrebbe essere reso operativo in poco più di 48 ore, ma adesso serve un impegno sui tempi.
“Già nei prossimi giorni provvederemo a realizzare la parete divisoria mancante – ha assicurato il vicesindaco – e la prossima settimana arriveranno i tecnici per installare i macchinari. Mi sento di assicurare che, entro venti giorni al massimo, consegneremo la stanza alla città”.

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