Gela. Ospedale “Vittorio Emanuele” ancora una volta al centro di tagli ed emergenze, anche per i servizi di base. Dalla prossima settimana, l’unico medico dell’unità di neurologia, Rosaria Linda Verniccio, sarà trasferita sul territorio e di conseguenza la struttura sarà senza alcuna dotazione medica per acuti. Un vero e proprio depotenziamento, in un’unità fondamentale per il nosocomio “Vittorio Emanuele”. Come se non bastasse, con una nota ufficiale dell’Aaroi-Emac, a firma del consigliere regionale dell’associazione anestesisti e rianimatori, Salvatore Damante, è stato comunicato ai vertici di Asp e a quelli del “Vittorio Emanuele” che dal prossimo 1 novembre ci sarà la sospensione dell’attività chirurgica programmata.
La carenza di medici nel reparto di anestesia e rianimazione ha toccato il 60 per cento della pianta organica. I turni sono ormai di 12 o 18 ore, sempre più gravosi. Anestesisti e rianimatori non riescono neanche ad avere le retribuzioni per le prestazioni aggiuntive e i pagamenti sono fermi a due anni fa a fronte invece del “Sant’Elia” di Caltanissetta, che ha coperto fino a tutto il 2021. Al “Vittorio Emanuele”, invece, non sono mai stati assegnati medici per il reparto, da individuare nel nosocomio nisseno, così da dare supporto. L’accordo, secondo l’Aaroi-Emac, è stato disatteso. Carenze enormi in un ospedale che da anni risente di una costante politica di tagli, imposti da Asp e Regione e di fatto avallati dalla direzione del nosocomio di Caposoprano.
Signor Sindaco si faccia sentire nelle sedi opportune Gela e i gelesi non meritano questa vergogna