“Non sono un uomo solo al comando”, Greco: “Sfiducia sarebbe un suicidio collettivo”

 
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Il sindaco Lucio Greco e il dirigente al bilancio Alberto Depetro

Gela. Se l’opposizione sta iniziando a lavorare per la sfiducia, il sindaco Lucio Greco invece pare più ottimista e attende che il dirigente del settore bilancio Alberto Depetro predisponga delle controdeduzioni ai rilievi dei revisori, che hanno emesso parere negativo al bilancio di previsione. Il sindaco, questa volta, pare focalizzarsi quasi su un appello collettivo, richiamando “la buona volontà di tutti”. Chiaramente, le voci di una mozione di sfiducia si fanno sentire anche nella sua stanza in municipio. Ribadisce che l’attuale stato dei conti dell’ente è da collegare a passate gestioni amministrative. “Alcuni consiglieri comunali danno per certa l’improbabile possibilità che l’assemblea cittadina, non riuscendo ad approvare il bilancio, venga sciolta. E questo senza toccare il sindaco, secondo loro unico responsabile di certe criticità segnalate dal collegio dei revisori. Di qui l’ipotesi di sfiduciarmi perché starei con le mani in mano, al grido di “Muoia Sansone con tutti i Filistei”. Sarebbe, infatti, un suicidio collettivo – dice Greco – in cui le vere vittime sarebbero i cittadini, i nostri concittadini. Soprattutto i più poveri, gli indifesi, gli ultimi. Invece, per loro, ho lavorato e continuo a lavorare. Per evitare altri disastri finanziari causati da quei debiti che, accumulati, come dimostreremo con un dossier, dalle amministrazioni Crocetta, Fasulo e Messinese, rischiano di affondare la città proprio nel delicatissimo momento iniziale di un rilancio economico puntato su cultura e accoglienza”. Un’apertura ad un maggiore dialogo sembra esserci e il sindaco spiega di non sentirsi “un uomo solo al comando”. Anche lui attende l’esito dei possibili correttivi affidati al dirigente del settore bilancio.

“Ma non voglio essere un uomo solo al comando. Voglio ribadire che soltanto tutti insieme riusciremo a far rinascere la nostra città, superando conflittualità politiche che si rivelano spesso beghe da cortile. Per questo, voglio innanzitutto rassicurare il consiglio comunale. Il dirigente del settore bilancio, su richiesta mia e del segretario generale, ha ricevuto quattro giorni fa la richiesta di fornire ai revisori chiarimenti sui punti non chiari e soprattutto di indicare correttivi. Ho ricevuto dal dirigente rassicurazione che queste possibilità esistono e che sta approntando un dettagliato documento in cui si spiega come i problemi, autentici per carità, rilevati dai revisori possano essere in qualche modo superati, con il concorso e la buona volontà di tutti. Nell’esclusivo interesse di Gela e dei gelesi”, conclude. Il sindaco sa di giocarsi una partita forse decisiva. Senza correttivi che facciano superare le pesanti criticità evidenziate dai revisori, potrebbe rischiare di ritrovarsi con una maggioranza depotenziata e con pochissimi spazi di manovra, soprattutto se la mozione di sfiducia venisse effettivamente presentata.

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