Gela. La seconda proroga del mandato assegnato alla commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti dovrebbe arrivare entro le prossime ore, nonostante le polemiche registrate in aula consiliare. Approfondimenti sulla gestione Crocetta. Intanto, emerge sempre più chiaramente come i lavori dei consiglieri che ne fanno parte si stiano concentrando sul periodo compreso tra 2005 e 2010. Insomma, luce sulla gestione dell’allora giunta Crocetta. Per uno dei componenti della commissione d’indagine, il grillino Angelo Amato, proprio in quel lasso di tempo si sarebbero concretizzati gli esborsi maggiori per le casse dell’ente. “Stiamo cercando di valutare proprio quel periodo gestionale – dice il coordinatore dei lavori della commissione Salvatore Gallo – per questa ragione, al di là delle polemiche, abbiamo chiesto una seconda proroga che riteniamo essenziale. Solo in questo modo, potremmo presentare una relazione finale completa e dettagliata. Convocare in audizione il presidente Rosario Crocetta? Non credo sia necessario. In ogni caso, valuteremo il da farsi”. Il no alla seconda proroga del mandato è già arrivato dal gruppo del Megafono, con in testa Sara Bonura e Maria Pingo. “Questa commissione era nata nella convinzione che non sarebbe stato necessario impegnare le casse del comune – hanno spiegato le due esponenti del Megafono – invece, sono spuntati i gettoni di presenza. Una seconda proroga farebbe aumentare ulteriormente i costi. Prima, i componenti dovrebbero illustrare in aula il risultato del lavoro svolto fino ad ora”. La tensione, però, sembra essere stata smorzata già nella tarda serata di ieri. Un incontro tra il coordinatore Salvatore Gallo e le consigliere del Megafono avrebbe appianato le ultime divergenze.