Gela. Mentre la politica litiga sull’approvazione di un atto meramente tecnico, trasformato per interessi di bottega in terreno di scontro politico, i diversamente abili che usufruivano del trasporto verso i centri convenzionati per le loro necessarie terapie quotidiane restano a piedi. Da stamattina infatti l’Aias, che da 46 anni ininterrottamente eroga un servizio di trasporto verso i centri riabilitativi di Borgo Manfria e Caltagirone, ha comunicato l’interruzione del servizio. Troppo farraginosi, secondo i responsabili, i meccanismi di recupero delle somme anticipate come previsto dal comune nell’avviso pubblico del febbraio 2020. Con questo sistema per l’Aias è praticamente impossibile riscuotere le somme anche a 6 o 8 mesi di distanz e il danno economico si fa più insostenibile ogni mese che passa. Stop al servizio dunque, una scelta sofferta e dolorosa.
Oltre al danno la beffa causata dalla recente strumentalizzazione politica che ha cercato di fatto di buttare in caciara il contenuto del nuovo regolamento, facendo confusione tra trasporto verso i centri specializzati e quello scolastico, garantito e gratuito solo su istanza delle famiglie. Anche i vertici di Aias si sentono vittime di “un regolamento di conti tra vari gruppi politici”. A pagare questa pantomima portata avanti in aula, secondo Rocco Di Caro, sono esclusivamente i diversamente abili e le loro famiglie che ancora una volta vengono privati di un loro diritto.