Strade scolastiche e più mobilità sostenibile, Morgana: “In città troppe violazioni”

 
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Gela.  Venerdì 21 ottobre, in tutta Europa, si terrà la manifestazione Streets For Kids, con l’obiettivo di promuovere l’istituzione delle strade scolastiche (zone scolastiche secondo il Codice della Strada italiano). La strada scolastica è una strada chiusa al traffico in prossimità e davanti le scuole, in modo da creare spazi più sicuri e aria più pulita, cosi incoraggiando bambini e genitori ad andare a scuola a piedi, in bici oppure con i mezzi pubblici. “Qualcuno forse dirà che si tratta di cose europee, inapplicabili da noi, ma si sbaglia, perché Gela ha visto l’istituzione di ben tre strade scolastiche, due di queste oggi ancora attive, via Europa e via Trapani. Purtroppo l’intera cittadinanza viola regolarmente i divieti posti all’inizio delle zone di riferimento, mentre l’amministrazione, nonostante l’istituzione, non ha avviato un programma di controlli e gestione della mobilità cittadina, con il risultato di avere una città completamente intasata dalle auto, aree di divieto violate con regolarità giornaliera e percentuali di inquinanti elevatissime in prossimità degli istituti. Basterebbe infatti un monitoraggio dell’aria direttamente nei pressi degli istituti scolastici durante gli orari di ingresso e di uscita per ottenere, probabilmente, risultati allarmanti, ma non viene fatto. La gravità di questa mancanza  – dice il presidente Fiab Simone Morgana – non riguarda solo l’aria che si trovano a respirare i cittadini, ma pone anche una questione di violazione del diritto ad uno spazio pubblico che non sia destinato esclusivamente alle auto, ma che deve essere restituito alle persone. Lo stesso Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed Extraurbana, adottato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, parla chiaramente di democrazia dello spazio pubblico, chiarendo che le amministrazioni devono “aumentare lo spazio destinato alla ciclabilità (oltre che alla pedonalità e al trasporto pubblico) e razionalizzare quello per la circolazione e sosta dei veicoli privati, evitando invece di sottrarne alle altre componenti più vulnerabili e già povere di spazio come pedoni anziani, bambini e disabili”.

“In città non vediamo applicati questi principi, non ci sembra vengano applicate le norme di tutela previste dal Codice della Strada, c’è una situazione di congestione del traffico apparentemente incontrollata, con danni incalcolabili alla popolazione, soprattutto agli utenti vulnerabili della strada. La soluzione è semplice, si può rinunciare ad intervenire, favorendo l’uso smodato dell’auto oppure si possono fare scelte concrete sulla mobilità, scelte a costo praticamente zero, che non prevedono infrastrutture, ma solo buon senso”, aggiunge Morgana.

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