E’ stata Albina Randazzo, vedova dell’avvocato Giovanni Casano, ad inaugurare la biblioteca della legalità, intitolata alla memoria del compianto marito all’istituto Comprensivo Albani Roccella.
Per celebrare la giornata del ricordo, che coincide con l’anniversario della morte del giudice Giovanni Falcone e degli uomini della sua scorta, la dirigente scolastica Rosalba Marchisciana ha voluto dedicare una intera giornata con due momenti particolari. Il primo ha riguardato la premiazione del concorso “costruttori di legalità”. Hanno partecipato con poesie, cartelloni, video e disegni tutte le scuole primarie e secondarie cittadine, oltre che una di Caltanissetta. Il primo posto è stato assegnato alla scuola Don Milani di Caltanissetta, secondo posto per il Terzo circolo e per l’istituto comprensivo Enrico Mattei; terzo posto per il Quarto circolo Luigi Capuana e per il Comprensivo Giovanni Verga.
Nella seconda parte della giornata taglio del nastro alla biblioteca intitolata a Giovanni Casano, alla presenza dell’assessore all’Istruzione Licia Abela e degli avvocati Giacomo Ventura e Ignazio Emmolo della Camera Penale Eschilo e del nipote Carmelo Casano, consigliere comunale.
“Casano amava la toga – ha detto Emmolo – Si è battuto per la giustizia e il sociale. Si deve a lui la nascita del tribunale nel 1991 e la formazione di tanti giovani oggi bravissimi avvocati come Macrì, Cauchi, Gagliano, il compianto Calaciura, D’Aleo, Guarnaccia”.
“Lui si tirò fuori dal coro dalla retorica della legalità proclamata e non praticata – ha aggiunto l’avvocato Ventura – Un popolo che non ha memoria del passato non ha futuro. Casano non era uomo prono verso i giudici. Il suo è stato un grande esempio di passione, voglia di giustizia a difesa dei più deboli”.