Disabili, Consulta: “Gnoffo faccia i nomi delle associazioni con le quali ha interloquito”

 
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Aliotta durante un intervento in consiglio comunale

Gela. Va avanti la querelle a distanza tra l’assessore Nadia Gnoffo e la Consulta per la disabilità, con al centro sempre il regolamento sul trasporto, anche ieri “sospeso” dal consiglio comunale. L’assessore ha nuovamente rivendicato la necessità di dare risposte alle famiglie, di fatto rompendo con alcuni esponenti della sua stessa maggioranza. Non accetta le continue uscite della stessa Consulta, definita “un’associazione come altre presenti in città”. Dall’associazione fanno sapere che “l’assessore Nadia Gnoffo nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale ha dichiarato di aver interloquito solo con alcune associazioni definendo la Consulta una singola associazione non adeguatamente rappresentativa. In primo luogo sarebbe utile sapere dall’assessore con quali o con quale associazione ha dialogato visto che all’interno del nuovo regolamento e’ prevista la possibilità di accreditare enti del terzo settore. Conoscere i nomi o il nome dell’associazione con la quale l’assessore ha dialogato consentirebbe alla città di fugare ogni dubbio su possibili e potenziali conflitti d’interesse. In secondo luogo, vogliamo ricordare all’assessore che la Consulta non è un’associazione ma un contenitore che raggruppa al suo interno ben otto associazioni che abbracciano tutto il mondo della disabilità cittadina”.

L’avvocato Livio Aliotta, presidente dell’associazione, replica spiegando che la Consulta è un contenitore e “al suo interno sono anche presenti due importanti realtà associative  presenti in tutta Italia, Aism e Uici, quest’ultima esistente da circa cento anni ed ampiamente accreditata a livello nazionale dai dirigenti del partito a cui l’assessore Gnoffo appartiene”.

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