Caro prezzi, lavori fermi per l’aumento dei costi: Morselli, “chiesto incontro al dipartimento”

 
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Gela. Il caro prezzi sta pesando sempre di più anche sulla programmazione degli appalti pubblici. In città, sono tanti i progetti in cantiere, con gare aggiudicate, ma in municipio arrivano rinunce da parte delle imprese che non riescono a rientrare nei budget previsti. I casi si stanno susseguendo, come abbiamo già riportato. Negli uffici del settore lavori pubblici si sta procedendo con l’aggiornamento dei quadri economici, ma non sempre basta. Le imprese aggiudicatarie chiedono garanzie che l’amministrazione comunale non può dare. Si tratta di una situazione che sta toccando tanti enti, in Sicilia e non solo. L’assessore Romina Morselli e i funzionari del settore hanno chiesto un incontro con i tecnici del dipartimento regionale delle infrastrutture. La prossima settimana dovrebbe tenersi una riunione. “Stiamo lavorando all’aggiornamento del quadro economico dei progetti che rientrano nel programma “Patto per il Sud” – spiega Morselli – abbiamo chiesto un incontro in Regione per cercare di capire come poter interpretare al meglio la circolare che è stata rilasciata dalla presidenza e che riguarda proprio queste situazioni. E’ anche vero che al momento manca la politica, visto che il nuovo governo regionale non si è ancora insediato. I funzionari difficilmente si prendono responsabilità di questo tipo”. Per cercare di arginare il caro prezzi, i ribassi d’asta dovrebbero servire a copertura dei costi ulteriori ma non tutte le imprese accettano il rischio e così gli appalti vanno a vuoto, a seguito delle rinunce, sempre più frequenti. E’ già successo con lavori del “Patto per il Sud” e la vicenda va affrontata.

“Stiamo facendo tutto il possibile – aggiunge Morselli – la circolare si rifà ad un decreto legge nazionale ma le imprese spesso preferiscono non rischiare, anche perché non sappiamo quale potrà essere la linea del nuovo governo regionale. L’aggiornamento dei quadri economici sta avendo una notevole incidenza”. Uno sviluppo sicuramente difficile da prevedere e che ora sta rallentando procedure che, in molti casi, l’amministrazione comunale era riuscita a recuperare, evitando definanziamenti.

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