All’interno di un capannone di via Settefarine si nascondeva un deposito di mezzi di ricambio di auto e moto di probabile origine furtiva.
La sezione investigativa del Commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Francesco Marino e dal vice questore Massimo Santoro, ha denunciato il proprietario dell’immobile, un uomo di 46 anni, per ricettazione.
All’interno del negozio di autoricambi apparentemente chiuso da due anni, sono state trovate centinaia di parti sia meccaniche che elettroniche di autovetture, prive di regolare documentazione di origine e pertanto di probabile provenienza furtiva. L’intero capannone è stato posto sotto sequestro.
Come è emerso dai primi accertamenti, alcuni dei blocchi motori analizzati, presentavano evidenti segni di punzonatura nella parte del codice numerico ed inoltre sono state scoperte, abilmente nascoste sotto altro materiale, numerose centraline elettroniche prive della prevista documentazione. Sono in corso attive indagini per verificare la provenienza del materiale nonché eventuali collegamenti con la base operativa sequestrata il 2 maggio.
