Gela. Il gup del tribunale, Francesca Pulvirenti, si è riservata di decidere rispetto alla richiesta di giudizio abbreviato, condizionato ad una perizia, avanzata dalla difesa del ventiseienne Fabrizio D’Aleo. Il giovane, che ha diversi precedenti penali alle spalle, è accusato della rapina alla tabaccheria Falauto, in pieno centro storico. I fatti risalgono allo scorso gennaio. Avrebbe preteso soldi dal titolare, che si rifiutò. Per tutta risposta, D’Aleo lo ferì. L’esercente e la consorte hanno scelto di costituirsi parti civili, assistiti dall’avvocato Dalila Di Dio. I difensori dell’imputato, i legali Cristina Alfieri e Carmelo Tuccio, hanno esposto le ragioni della loro richiesta, anche rispetto alla perizia. La procura aveva già indicato il giudizio immediato.
D’Aleo, già sottoposto alla sorveglianza speciale, dopo l’arresto spiegò di averlo fatto per il bisogno di denaro, non avendo un lavoro. Si sarebbe poi allontanato per paura. Davanti al gip, si scusò. Gli viene contestato anche il furto di uno scooter.