Aziende agricole ferme dopo un guasto a Grotticelli: “Tante promesse e niente fatti”

 
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Gela. La rottura di una delle condotte di approvvigionamento idrico, in contrada Grotticelli, rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto agricolo. “Abbandonati da tutti…a partire dall’amministrazione comunale”. Numerose aziende che insistono nella Piana sono state costrette a sospendere ogni attività perché senza acqua da due settimane. Le aziende in difficoltà sono la Ingegnoso, Scudera, Perna e Marino. I titolari delle stesse accusano l’amministrazione comunale di non avere dato seguito alle promesse avanzate a tutela del comparto agricolo. “Si parlava di nuovi investimenti ed interventi mirati a rilanciare l’intero comparto – tuona Liborio Scudera – come al solito la politica non mantiene le promesse fatte durante la manifestazione di massa che ci ha visti sfilare tra le vie del centro storico. In quella circostanza il sindaco e la sua giunta si sono associati promettendo una serie di azioni. Una volta spenti i riflettori sulle aziende agricole – continua l’imprenditore – tutto è finito nel dimenticatoio”. Non mancano dubbi neanche rispetto all’azione del Consorzio di bonifica. “Noi agricoltori – conclude Scudera – siamo buoni solo a pagare il servizio senza però ricevere nulla”.

I danni al Consorzio di bonifica. Lo stesso direttore del consorzio di bonifica, Vicenzo Caruso, aveva mostrato tutte le sue difficoltà a garantire il servizio tra le campagne, troppo spesso vandalizzate perchè prive di controlli, rivolgendosi direttamente al dirigente regionale del settore Agricoltura. Insieme a Gaetano Petalia, dirigente capo dell’area agraria, e Giuseppe Li Destri, capo settore dell’area agraria, il direttore Caruso aveva evidenziato l’azione vandalica nei confronti di 29 dei 130 contatori volumetrici e la conseguente interruzione dell’approvvigionamento idrico in un’area vasta di 659 ettari. Nel corso dello stesso tavolo tecnico era stata evidenziata la necessità di approvare il bilancio di previsione 2016 per cercare di diminuire  gli oneri a carico degli associati in controtendenza alla decisione del governo regionale di chiedere l’autosufficienza ai consorzi di bonifica. Il direttore del consorzio, Vincenzo Caruso, aveva usato parole dure nel denunciare l’azione vandalica contro i contatori di lettura dell’acqua erogata, parlando di “mancanza delle le regole di civiltà. L’atto vandalico rischia di mettere in ginocchio una delle produzioni di carciofeti più importanti dell’intera regione – evidenzia -. Hanno danneggiato 29 dei 130 contatori volumetrici innovativi collocati solo cinque anni fa. Probabilmente c’è qualcuno che non accetta il controllo – evidenzia – opponendosi al principio di legalità e rispetto delle regole”. 

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