Gela. “Forza Italia? Continua ad esserci una simpatia ma potremmo aderire solo con precise garanzie dall’onorevole Michele Mancuso. Mi pare di capire che il partito venga quasi rivendicato a titolo personale da qualche consigliere”. Il presidente della commissione affari generali Salvatore Incardona, che ha lasciato l’Udc e alle regionali ha sostenuto il parlamentare azzurro Mancuso, ha intuito che il gruppo locale berlusconiano possa porre dei confini ben precisi. “Il consigliere Rosario Trainito, negli scorsi giorni – dice Incardona – ha dichiarato che il partito sono lui e il consigliere Carlo Romano. Non ci interessa aderire a progetti che non siano inclusivi. Con Mancuso avrò un incontro, probabilmente la prossima settimana. E’ giusto che sia lui ad affrontare la questione. Noi vogliamo dare un importante contributo al progetto, a maggior ragione dopo la sua rielezione. Onestamente, non ho mai visto il simbolo di Forza Italia accompagnato solo dai nomi di Trainito e Romano. Partire così non è il migliore degli inizi”. Probabilmente, Incardona e il suo gruppo attendevano un prologo differente e politicamente più morbido. I forzisti, in città, ripartono dalla conferma di Mancuso all’Ars ma sono comunque tanti i capitoli da affrontare, compreso quello del rapporto con il sindaco Lucio Greco. Lo stesso Incardona, ormai da mesi, attende che il primo cittadino sciolga la riserva.
In più occasioni, l’ex capogruppo Udc ha esplicitamente chiesto un riconoscimento, con un assessorato (un’accelerazione c’è stata con le dimissioni del commercialista Danilo Giordano). “Il sindaco non può concentrarsi solo sulla sua campagna elettorale, anche per un’eventuale ricandidatura – aggiunge – deve dare risposte ad un gruppo che in questi anni l’ha sempre sostenuto. Dobbiamo capire chi siamo. Ci sono ancora i civici? Cosa pensa Greco della presenza in giunta di un partito che schiera uno degli oppositori più critici, mi riferisco a Pino Federico che i dirigenti della Nuova Dc considerano organico al partito. Non possiamo navigare a vista”. Incardona esce allo scoperto e lo fa mentre l’avvocato Greco dovrà effettivamente tirare le somme e arrivare a fine mandato, con una maggioranza stabile, che magari possa assicurargli un eventuale appoggio per un mandato bis. Non sarà facile e la posizione dell’ex Udc, che ha sempre supportato i pro-Greco, può essere un ulteriore segnale di forte insofferenza.