Gli investimenti in città dopo la riconversione Eni, Arancio e i vertici del Pd: “No al fai da te!”

 
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Gela. Unità per rilanciare il prossimo sviluppo economico della città. “Niente fai da te”. La richiesta arriva dalla direzione locale del Partito Democratico e, soprattutto, dal deputato regionale Giuseppe Arancio. “Pare che una visione complessiva ed unitaria di questo tema si stia perdendo – spiega lo stesso Arancio insieme a Vincenzo Cirignotta, Claudia Caizza e Peppe Di Cristina – tanto che si possono scorgere nel panorama politico amministrativo tentativi, a volte individuali, a volte localistici, di rilanciare uno sviluppo economico con metodi e politiche per nulla istituzionali e sistemiche. Si sta dimenticando che il tentativo di riconversione delle economie cittadine, industriali, agricole, culturali e del terzo settore, va progettato in una visione di insieme con le tecniche di supporto e attrazione dei business, autoimprenditorialità, rilancio e sviluppo delle aree industriali, affiancamento della gestione. E’ necessaria una visione di insieme attentamente programmata e implementata”. §

Sì ad Invitalia. Per questo motivo i democratici puntano tutto sull’azione di Invitalia, l’ente incaricato di fare la summa degli investimenti da attivare in città, anche per il tramite di quanto previsto nell’Accordo di programma. “E’ per questo che l’accordo di programma vede Invitalia protagonista della pianificazione che la città necessita – concludono i democratici – operazione che non può che essere istituzionale, al pari di tutte le aree di crisi nazionali che sono state rilanciate e riconvertite. Se cadiamo ancora nell’errore del fai da te localistico, rischiamo l’ennesimo errore, imperdonabile, che Gela non può più subire. Non lasceremo si commetta l’ultimo errore di autosufficienza e ci auguriamo che l’amministrazione comunale non intraprenda questa strada”.

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