Gela. Un rapporto ormai finito da tempo e tensioni continue. Alla fine, però, è arrivata l’assoluzione per un operaio, accusato di aver minacciato di morte l’ex compagna del figlio.
I rapporti tesi fra i due. A processo, è finito l’operaio Rocco D.G. La giovane donna denunciò di essere stata minacciata dall’imputato che l’avrebbe affrontata, urlandole “ti brucio viva”. Frase finita al centro del procedimento penale tenutosi davanti al giudice Antonio Fiorenza. Nonostante la richiesta di condanna a sei mesi di reclusione arrivata dal pm, i legali di difesa Maurizio Scicolone e Angelo Cafà hanno comunque sottolineato l’assenza di elementi concreti per collegare l’operaio alle presunte frasi pronunciate per minacciare la ex del figlio. Le accuse, infatti, si sarebbero basate solo sulle dichiarazioni rese dalla giovane. Così, è arrivata l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”.
