Gela. Le sorti amministrative della giunta del sindaco Lucio Greco passano anche dai tanti cantieri che sono tra i punti fondamentali del programma. I finanziamenti, in questi tre anni, ci sono stati e molto spesso l’amministrazione ha recuperato procedure che sembravano ormai destinate a finire nel dimenticatoio, con tanto di definanziamenti. Molte gare sono state assegnate, pure per un programma come “Patto per il Sud”. Da alcuni mesi, però, gli uffici tecnici del Comune, a partire da quelli del settore lavori pubblici, hanno iniziato a constatate le difficoltà enormi di tante aziende. “Mai mi sarei aspettata – dice l’assessore Romina Morselli – di dover prendere atto della rinuncia delle aziende aggiudicatarie. L’aumento dei prezzi dei materiali sta portando a rinunciare ai lavori. Sta accadendo per l’affidamento che abbiamo fatto destinato alla riqualificazione di piazza Setti Carraro. Per via Ventura siamo alla terza azienda che rinuncia e lo stesso accade per i lavori di via Cairoli. Per Porta Vittoria, inoltre, abbiamo già diffidato l’azienda assegnataria che ha impiegato solo due unità lavorative. Sono difficoltà oggettive che si stanno verificando anche in altri contesti, sempre legati a lavori pubblici. Questo non significa che non ci sia capacità di programmazione. Voglio evitare di rispondere a provocazioni come quelle continue dei consiglieri Casciana e Grisanti. Ci sono gli atti, basterebbe verificarli e i consiglieri comunali hanno tutto il diritto di farlo. Io sono quotidianamente impegnata a monitorare cantieri e procedure in atto”. Per Morselli, le polemiche che ciclicamente si concentrano sul suo settore potrebbero essere l’effetto, contorto, di informazioni non corrette che pare possano giungere da qualche funzionario o dipendente. “Il sospetto c’è – dice inoltre l’assessore – e non escludo una segnalazione alla procura. I consiglieri hanno il pieno diritto di accedere agli uffici e di richiedere gli atti. Però, sempre più di frequente notiamo la presenza di persone che non hanno nulla a che fare con gli uffici tecnici e che sono magari vicine a chi sta sui social. Cercherò di verificare parlando con qualche addetto del settore. Spero che nessuno faccia uscire notizie infondate o fornisca atti, peraltro solo parziali”.
Gli iter da monitorare sono tanti e anche la Regione dovrebbe dare maggiore manforte. “Stiamo veramente correndo per progetti come quelli di via Tevere, via Borca di Cadore, piazza Eleusi e Officina della gioventù – conclude – però, dobbiamo affrontare i problemi che si registrano con le aziende che iniziano a rinunciare, proprio rispetto all’aumento dei prezzi. La Regione non fornisce un’interpretazione univoca sull’uso dei ribassi e il Comune non dispone di una capacità tale da poter cofinanziare”.