Gela. I contatti con presunti clienti erano costanti, così come rilevato dall’analisi dei tabulati telefonici condotta dagli investigatori. Il cittadino romeno Costantin Gugonea è a processo, accusato di aver fatto prostituire la compagna. I due vivevano in città. Oltre allo sfruttamento della prostituzione, gli vengono contestate le violenze ai danni della donna, che è parte civile, assistita dall’avvocato Carmelo Tuccio. L’imputato, rappresentato dal legale Lara Amata, era finito al centro delle attenzioni degli investigatori, anche perché aveva già precedenti dello stesso tipo, in altre zone del territorio siciliano. Nel corso di controlli a riscontro, la donna fu trovata a bordo di un’auto in compagnia di un altro uomo, probabilmente un cliente. Pare che si prostituisse su un tratto della 117 bis Gela-Catania, nei pressi dello svincolo per Niscemi.
“Quella è una zona molto frequentata da donne che si prostituiscono e da clienti”, ha detto in aula uno degli investigatori, sentito davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore. I fatti risalgono a diversi anni fa, ricostruiti nel corso di altri approfondimenti condotti dagli inquirenti.