Gela. Il caso rifiuti è tutt’altro che chiuso. Mentre in consiglio comunale è stato “congelato” il maxi debito da due milioni di euro
nei confronti dell’azienda Tekra, la commissione d’indagine, istituita negli scorsi mesi, non chiuderà il ciclo di attività a metà maggio, come era stato preventivato.
Nuovi atti arrivati in commissione. Già ieri sera, proprio in consiglio comunale davanti al presidente Alessandra Ascia, l’esponente del Pd Romina Morselli, a sua volta componente della commissione d’indagine, ha avanzato ufficialmente la richiesta di una seconda proroga, dopo quella autorizzata nelle scorse settimane. L’attività, quindi, non dovrebbe chiudersi in tempi brevi. “La richiesta di una seconda proroga del mandato? E’ semplice da spiegare – dice Salvatore Gallo coordinatore delle attività della commissione d’indagine – negli ultimi giorni, sono arrivate ben tre vaste relazioni presentate dai due ex dirigenti del settore ambiente, Emanuele Tuccio e Patrizia Zanone, e dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. Inoltre, l’assessore Simone Siciliano dovrebbe far pervenire nuova documentazione proprio legata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. A questo punto, non considerare il nuovo materiale porterebbe ad una relazione finale monca. Stiamo lavorando ogni giorno, per almeno tre o quattro ore, ma i tempi sono troppo stretti”. Alla riunione della commissione tenutasi in mattinata ha partecipato anche il presidente della commissione comunale bilancio Salvatore Scerra che ha preso atto della mole di materiale presente e dell’attività svolta da tutti i consiglieri impegnati. Adesso, davanti alla richiesta ufficiale di proroga, sarà il presidente Alessandra Ascia a decidere. “Non saprei indicare un termine preciso – conclude Gallo – valuteremo insieme al presidente”.