Caso Sudelettra, evitati i ventisette licenziamenti: arriva la cassa integrazione straordinaria

 
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Gela. Licenziamenti messi da parte e cassa integrazione straordinaria per evitare proprio i tagli tra i dipendenti di Sudelettra.

Sì alla cassa integrazione straordinaria. Si è concluso il vertice organizzato nella sede nissena di Confindustria Centro Sicilia, con al centro il caso dei ventisette operai dell’azienda elettrostrumentale, a rischio licenziamento. Alla fine, i vertici del gruppo hanno accolto la mediazione condotta anche dai funzionari della prefettura e dai vertici confindustriali. I sindacati dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm, fin dal primo momento, hanno rigettato le richieste di licenziamento. I segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, insieme ai confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania, hanno messo sul tavolo proposte alternative, come quella appunto degli ammortizzatori sociali, inizialmente del tutto esclusi dai vertici della società. A questo punto, la cassa integrazione straordinaria potrebbe coprire un periodo di almeno un anno. Sudelettra è titolare di contratti con il gruppo Eni, compreso quello per gli interventi alla diga foranea. La società, però, potrebbe anche risentire della recente indagine avviata intorno alle pratiche adottate nel sito lucano di Tempa Rossa. 

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