Gela. Minacce esplicite, dirette ad una donna. Nell’abitazione, vennero affissi manifesti funebri, che riportavano le sue generalità. Fatti che lei segnalò alle forze dell’ordine, presentando una denuncia. Non si esclude che possa essersi trattato di un’intimidazione da collegare alla cerchia di conoscenze o a quella familiare, forse per rapporti intanto deteriorati. Per la procura, però, non ci sono le condizioni per portare avanti l’indagine. E’ stata chiesta l’archiviazione per assenza di riscontri che possano condurre ad eventuali responsabili. Mancherebbero, per i pm, i presupposti necessari a muovere la contestazione. Il legale che rappresenta la donna, l’avvocato Stefano Scepi, ha deciso di opporsi. Ha esposto le proprie ragioni davanti al gip del tribunale.
In base a quanto indicato, potrebbero emergere elementi utili in un’indagine, allo stato contro ignoti. Ci sarebbe la necessità di andare avanti. Il gip si è riservato e deciderà sulle richieste avanzate.