Gela. Il Pd senza seggio all’Ars potrebbe essere l’ultimo capitolo della segreteria di Peppe Di Cristina. Ieri, ha dovuto cedere sul finale, con il partito superato dal sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, che ha avuto un balzo conclusivo, proprio per i voti delle urne del Comune che amministra. Di Cristina presenterà le dimissioni all’assemblea provinciale del partito. “Per me e per il partito cittadino, Di Cristina è una risorsa. Gli consiglio di pensarci bene. Personalmente, in assemblea, respingerò le dimissioni”, dice il segretario locale Guido Siaragusa. Per l’esponente dem, quella di ieri non è stata una sconfitta. “In provincia, arriviamo a dodicimila voti, mille in più rispetto a cinque anni fa – dice – Di Cristina è il primo nella lista del partito e attendiamo che venga corretto il dato finale, che non tiene conto dei voti di alcuni Comuni. Ha avuto più voti di Andaloro. In città, abbiamo superato i duemila voti, con un risultato analogo a quello di vere e proprie corazzate, che avevano un apparato enorme. Il Pd è un partito di opposizione. Non gestiamo potere. C’è stata un’opera di svecchiamento. Chi ha lasciato il partito, probabilmente l’ha fatto perché non ha niente in comune con i nostri valori. Penso che si debba ripartire da una seria riflessione ma senza disperdere il lavoro fatto da Di Cristina. Non è possibile imputargli il mancato seggio. Ha lottato fino alla fine e l’ha fatto parlando con le persone ed esponendo idee, senza apparati. Ci sono tanti giovani che si sono avvicinati. Sicuramente, le riflessioni vanno fatte sul partito regionale e su quello nazionale”.
Siragusa vede le condizioni politiche per ripartire da subito. “Le valutazioni opportune verranno fatte – dice ancora – ci brucia non aver ottenuto il seggio. Il Pd deve scoprirsi partito di opposizione. Chi pensa che cederemo adesso si sbaglia di grosso. Lavoriamo per un progetto alternativo alla giunta di centrodestra del sindaco Greco. Si può fare in un fronte progressista e sono dell’idea che il dialogo va riaperto anche con il Movimento cinquestelle. Non possiamo fare lo stesso errore di Roma e Palermo, con le divisioni che di fatto hanno dato la vittoria a Meloni e Schifani”. Il gruppo locale ribadisce la propria fiducia a Di Cristina e non intende rinunciare al cammino intrapreso, alternativo a Greco e al centrodestra.