Gela. Le indagini a suo carico sono state appena chiuse, così come verificatosi per l’altro presunto complice Igland Bodinaku. Adesso, il ventinovenne Antonio Radicia lascia il carcere di contrada Balate per essere trasferito ai domiciliari all’interno della propria abitazione.
Già disposto il giudizio immediato. Il provvedimento è stato emesso, nelle scorse ore, dal giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro che, in questo modo, ha accolto la richiesta formulata dal legale di fiducia del giovane, l’avvocato Davide Limoncello. Radicia è accusato di aver preso parte all’aggressione e al successivo avvertimento a colpi di pistola ai danni del ventiduenne Graziano Romano. Per quei fatti, il giudizio immediato è stato disposto anche per il venticinquenne Igland Bodinaku, difeso dagli avvocati Carmelo Tuccio e Flavio Sinatra. Il trasferimento ai domiciliari è stato deciso dal gip nonostante il parere negativo giunto dai magistrati della procura.
No al patteggiamento. Pollice verso dello stesso gip, invece, per la richiesta di patteggiamento inoltrata sempre dal legale di fiducia del ventinovenne. Non è da escludere, a questo punto, che Radicia possa definire la propria posizione processuale tramite il rito abbreviato che, in caso di eventuale condanna, gli garantirebbe uno sconto di pena.