Gela. Non un altro sciopero fine a sé stesso, ma un mezzo unico per mandare un messaggio alla politica e agli elettori a soli due giorni dalle urne. Oggi, in oltre 70 città italiane studenti, lavoratori, associazioni e cittadini preoccupati per l’emergenza climatica sono scesi nelle strade e le piazze per l’appuntamento italiano del Global Strike, lo sciopero globale che si tiene in contemporanea nelle metropoli di tutto il mondo per rimarcare l’esigenza di affrontare subito la fine climatica, a partire dalla decarbonizzazione e un taglio netto alle emissioni.
Anche gli studenti delle scuole superiori locali hanno voluto partecipare allo sciopero globale per il clima dei Fridays for Future. “Tra le richieste che i giovani del clima intendono avanzare ancora una volta ai leader politici, soprattutto in vista delle prossime elezioni – dice Giampaolo Di Francesco rappresentante di istituto del liceo classico Eschilo – c’è quella di garantire i finanziamenti necessari contro le perdite e i danni subiti dalle comunità più colpite dalla crisi climatica”.
“Siamo la futura classe dirigente, a noi tocca capire dove hanno sbagliato coloro che ci hanno preceduti e abbiamo l’obbligo morale e civico di dover proporre soluzioni reali e concrete per migliorare la situazione partendo dalle piccole azioni da fare nella nostra città”, afferma Naike Incorvaia, rappresentante dell’istituto Majorana alla consulta provinciale. “Il nostro compito è sensibilizzare amici e coetanei che anche al termine della movida hanno lasciato, come abbiamo visto nelle sere d’estate, un ambiente sporco. Il cambiamento deve partire da noi e non solo dentro le classi o negli scioperi per farci belli”, ha aggiunto Luigi D’Aparo, rappresentante di consulta dell’isituto tecnico Majorana. “I giovani si stanno sensibilizzando ma i responsabili politici sono ancora fermi. Oggi abbiamo davanti nuove elezioni, ma la crisi climatica è ancora assente dal dibattito. Più noi parliamo di clima, più i principali partiti sembrano fare a gara per prenderci in giro con belle parole a favore dell’ambiente, senza nessun piano completo, ma anzi chiedendo nuovi termovalorizzatori e altre misure che accelerano la catastrofe climatica”, conclude Simone Iudice rappresentante del consiglio d’istituto del “Vittorini”.
Nessuno ha detto che a Gela sorgerà il termovalorizzatore. A Gela punteranno sul recupero e riciclaggio dei rifiuti dal secco della frazione organica . Punto. Questo perché non lo dice il signorino? Lo ha inventato il candidato Di Cristina, genero del più famoso Speziale che si è inventato questa grossa cavolata per attrarre voti su di lui in modo come scorretto. Come sempre ne loro stile. Spero pubblichiate visto che siete giornalisti non schierati.