La stabilizzazione dei lavoratori forestali e dei Consorzi di Bonifica non sembra nell’agenda dei candidati alle imminenti elezioni regionali. La Uila, l’organizzazione sindacale della Uil che si occupa del settore agroalimentare, è da decenni che insieme ai colleghi della Flai Cgil e Fai Cisl chiede per il sistema agroalimentare la giusta attenzione. Ma la politica regionale che “oggi si batte le mani sul petto” si è fatta trovare sempre distratta e non attenta alle esigenze del territorio e dei lavoratori interessati. Per queste ragioni è da tantissimo tempo che proponiamo alla politica regionale una riforma della legge del settore forestale che stabilizzi i lavoratori, da troppi anni con contratti a tempo determinato sulle loro spalle poiché effettuano poche giornate durante l’anno. Inoltre abbiamo sempre sostenuto con forza che la forestale deve rimanere pubblica e che si debba provvedere in tempi celeri al ricambio generazionale per evitare la “deforestazione” dei lavoratori. Occorre pensare ad un piano di messa in sicurezza del territorio contro gli incendi boschivi ed a un piano serio di riforestazione, incrementare la superficie boschiva per contrastare in modo reale il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che seri danni stanno creando al nostro paese. Tutto ciò potrebbe determinare la stabilizzazione dei lavoratori che da anni operano nel settore e nello stesso tempo dare ai giovani una opportunità di lavoro nei nostri boschi in quanto bene collettivo.
Riteniamo che il settore agricolo e agroalimentare del nostro territorio fatto di eccellenze ma dove regnano anche tante criticità, legate ai servizi e alle infrastrutture, necessitano di una maggiore attenzione e una concreta programmazione nell’intercettare anche i finanziamenti della comunità europea. E’ imprescindibile anche la riforma della legge dei consorzi di bonifica tanto decantata dall’ultimo governo regionale e mai approvata. Lo scopo della riforma è di mettere i Consorzi di Bonifica, fondamentali per lo sviluppo dell’agricoltura, “in una terra dove la siccità incide pesantemente”, nelle condizioni di svolgere quei servizi essenziali per cui sono stati costituiti. Diventa irrinunciabile perciò stabilizzare il personale e ammodernare le infrastrutture irrigue, per fornire un servizio più efficiente ed efficace a tutti gli agricoltori che hanno deciso di investire nel nostro territorio. La Uila di Caltanissetta con a capo il suo segretario generale Enzo Savarino e la Uil di Caltanissetta con il suo coordinatore provinciale Salvatore Guttilla ritengono che la forestazione, l’agricoltura, i consorzi di bonifica e il settore agroalimentare siano dei pilastri portanti dell’economia della nostra provincia: per questo chiediamo con forza a chi, dopo il 25 settembre governerà questa Regione, di dare il giusto valore ai temi che abbiamo trattato, poiché li consideriamo vitali per il territorio di questa provincia.