Gela. Sarà sentito dal gip del tribunale l’imprenditore Giovanni Salsetta, sottoposto ai domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta condotta dai pm della procura e dai militari della guardia di finanza. L’imprenditore è difeso dall’avvocato Giovanni Lomonaco. Gli accertamenti si sono concentrati sui rapporti tra le società del suo gruppo edile e altre imprese. Rapporti che sarebbero serviti a frodare il fisco per oltre quattro milioni di euro. Anche in questo caso ritorna lo schema delle compensazioni indebite. Soprattutto un credito ritenuto inesistente sarebbe stato usato per sanare pesanti pendenze con il fisco. Nell’inchiesta è coinvolto il professionista che nel tempo ha curato la gestione contabile delle società di Salsetta, il commercialista Sergio Tufano, raggiunto dal divieto di esercitare l’attività per un anno. La luce degli investigatori si è accesa anche sul cerchio delle altre società che avrebbero consentito di attivare il sistema delle compensazioni irregolari. Sono indagati i referenti, seppur a piede libero, l’ennese Massimiliano Mangione, il gelese Matteo Collura, Manuel Canale, l’altro gelese Giuseppe Goldini e Antonio Riccio. Divieto di ricoprire ruoli in società anche per il calabrese Leonardo Proietto Donato e per Luca Corallo.
Salsetta fondò una delle più importanti aziende del territorio nel settore edile, la Edil Ponti, che per anni ha operato nell’indotto di raffineria. Negli ultimi anni, ci sono stati altri procedimenti penali per accuse legate a reati tributari. Ora, è arrivata la misura e l’imprenditore si presenterà davanti al gip.