Gela. Era stato arrestato a marzo con l’accusa di sequestro di persona. Il trentenne Nunzio R., dopo la scarcerazione, non poteva più avvicinarsi all’abitazione di famiglia ad Albani Roccella. L’arresto ad Albani Roccella. Obbligo, adesso, caduto. In base a quanto emerso, avrebbe rinchiuso la moglie e i due piccoli figli all’interno di una stanza, senza consentirgli di uscire. Tutto si sarebbe verificato al culmine dell’ennesima lite familiare. Arrestato dai carabinieri, già in fase d’interrogatorio, escluse di aver voluto sequestrare moglie e figli. Sarebbe stata la donna, in base alla sua versione, a barricarsi nella stanza. Adesso, il trentenne potrà ritornare nell’appartamento di Albani Roccella. Il difensore di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha ottenuto la revoca della misura imposta dai magistrati. Proprio la consorte del trentenne, a sua volta, ha ridimensionato l’accaduto, fornendo elementi utili anche per valutare la revoca dell’obbligo di non avvicinamento all’abitazione di famiglia.