Una piccola travolta da un televisore a Settefarine, riportò gravissime lesioni: accuse alla zia

 
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Gela. Nel gennaio di quattro anni fa, la piccola Naomi Celona rischiò di perdere la vita dopo essere stata travolta da un vecchio televisore.

La piccola venne trasferita d’urgenza a Palermo. Si trovava all’interno dell’abitazione di famiglia, a Settefarine, insieme alla zia. Proprio la donna, adesso, dovrà rispondere di quei fatti davanti ai giudici del tribunale.

Sono stati i magistrati della procura a chiedere il processo. L’accusa è di lesioni gravissime. In base alla ricostruzione dei magistrati, infatti, la donna avrebbe perso di vista la bambina, permettendole di raggiungere la stanza all’interno della quale era presenta il vecchio apparecchio televisivo che la travolse.

I medici dell’Ospedale dei bambini di Palermo riuscirono a salvarle la vita ma la piccola, allora di appena quattro anni, riportò gravissime lesioni, anche cerebrali, che continuano ad influire sulla sua vita quotidiana. Insieme ai genitori, era tornata in città per le feste natalizie. Da tempo la famiglia risiedeva fuori dalla Sicilia. La zia, difesa dall’avvocato Salvo Macrì, ha chiesto in due diverse occasioni di essere sentita dagli inquirenti per chiarire quanto accaduto e descrivere la sua versione dei fatti. Ha sempre escluso di essersi disinteressata di quanto accadeva in casa in quei momenti. A questo punto, la difesa dovrà sostenere le ragioni della donna proprio davanti ai giudici del tribunale.

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