A Catania il museo della follia, da Ligabue a Ghizzardi: 200 opere curate da Sgarbi

 
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Dopo il successo di Artisti di Sicilia, Picasso e Chagall al Castello Ursino di Catania un’altra grande mostra. Da oggi e fino al 23 ottobre 2016 ecco il Museo della Follia. L’esposizione mette insieme oli, sculture e disegni di Antonio Ligabue; dipinti del pittore Pietro Ghizzardi; sculture di Cesare Inzerillo e centinaia di opere sulla pazzia create dal 1600 a oggi. In mostra anche documenti: la storia della Legge 180, una sorta di Wunderkammer dell’alienazione che espone camicie di forza, apparecchi per l’elettroshock, apribocca, medicine, ritratti di pazienti psichiatrici, l’inchiesta del Senato sugli ospedali psichiatrici giudiziari e documentari Rai.

Il Museo, nato da un’idea di Vittorio Sgarbi, è realizzato da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e Cesare Inzerillo. L’esposizione è una coproduzione Comune di Catania, Centro Studi & Archivio Ligabue di Parma presieduto da Augusto Agosta Tota, Fenice – Company Ideas e vede il patrocinio del Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

Ieri conferenza stampa e inaugurazione alla presenza di Vittorio Sgarbi, che ha guidato ospiti e giornalisti nel percorso che emoziona. Le installazioni umane sono state curate dall’opificio artistico della bravissima Claudia Abbate.

Vittorio Sgarbi, che terrà il 17 maggio una lectio magistralis al teatro Eschilo di Gela, ha illustrato la mostra. “…Un repertorio, senza proclami, senza manifesti, senza denunce. Uomini e donne come noi, sfortunati, umiliati, isolati. E ancora vivi nella incredula disperazione dei loro sguardi. Condannati senza colpa, incriminati senza reati per il solo destino di essere diversi, cioè individui. Inzerillo dà la traccia, evoca inevitabilmente Sigmund Freud e Michel Foucault, e apre la strada a un inedito riconoscimento, a una poesia della follia che muove i giovani in questa impresa. Nel corso dell’incontro ha voluto salutare l’artista gelese Giovanni Iudice, cui è legato da amicizia e stima reciproca.

L’iniziativa presenta 113 opere, di cui 71 dipinti, 4 disegni e 12 sculture di Antonio Ligabue e 26 opere di Ghizzardi.

Gianni Filippini, visionario e creativo, è pronto a centrare un altro successo di pubblico e critiche. ”Dopo il grande successo della mostra di Chagall che ha superato i 65.000 visitatori paganti, ecco un’altra grande mostra con uno dei più suggestivi autori naif italiani, ossia Antonio Ligabue”.

Ed a Noto dal 6 maggio la mostra di Andy Wharol: il barocco incontra la pop art Americana.  E il 17 maggio per la prima volta Vittorio Sgarbi, in una serata evento promossa dal Quotidiano di Gela e dalla Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, regalerà una serata indimenticabile al teatro Eschilo per presentare il suo ultimo lavoro “Dal cielo alla terra: Da Michelangelo a Caravaggio” che ha fatto registrare il sold out in una settimana. 

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