Gela. La tabella di marcia non è stata rispettata, con il leader leghista Matteo Salvini, che questa mattina è arrivato a Bosco Littorio con circa un’ora di ritardo. Ad attenderlo c’erano diversi esponenti locali del partito (il coordinatore cittadino Raffaele Carfì e i consiglieri comunali Emanuele Alabiso e Giuseppe Spata), i dirigenti e i tre candidati all’Ars, Roberto Alabiso, Oscar Aiello e Valeria Vella. Salvini ha fatto visita alla mostra sul mito di Ulisse. “Chiederò che la durata venga prolungata. E’ giusto che tutte le scuole d’Italia possano visitarla”, ha detto. Si è soffermato anche su un porto rifugio, che continua ad essere inaccessibile.
“Non è possibile avere una struttura in queste condizioni e con Schifani ho già parlato dell’importanza di investire sulle infrastrutture. Non ci si può limitare solo al ponte sullo Stretto di Messina”, ha aggiunto. Inoltre, ha confermato la necessità di intervenire per calmierare i prezzi dell’energia elettrica e del gas. Per il leader leghista, il partito in Sicilia si gioca tutte le proprie carte per un buon risultato alle urne. Un gruppo di giovani ha invece organizzato una contestazione assolutamente pacifica nell’area di servizio Gb oil, punto di passaggio del breve tour di Salvini in città, diretto al mercato settimanale.
Si accorge ora che il porto rifugio è insabbiato? Alla fine hanno governato anche loro in Italia e in Sicilia. Le promesse dei politicanti da strapazzo sono peggio di quelle dei marinai.
Si spera sempre che non siano chiacchiere. Se vince Schifani forse per andare avanti e riuscire a risolvere uno dei tanti problemi. Deve eliminare il pericolo n.1 della Sicilia micciche.