Gela. Lascia dopo otto anni e lo fa davanti ad una platea gremita. “Non è una città in continua emergenza…”. Il procuratore capo Lucia Lotti si è congedata da palazzo di giustizia: raggiungerà Roma, dove le è stato assegnato l’incarico di procuratore aggiunto. “Quando arrivai in questa città – ha detto – mi trovai davanti ad una vera e propria emergenza, soprattutto d’organico. C’era, in quel momento, un unico sostituto procuratore. Cosa fare? Scelsi di non accedere ai salotti pubblici dei media ma iniziai subito a lavorare, contattando anche il ministro. Non volevo passare per l’eroe che raggiunge il sud e risolve tutto. Questa città non va approcciata sempre come una continua emergenza”. A fianco del procuratore capo, c’erano il procuratore generale Sergio Lari e il presidente della Corte d’appello di Caltanissetta. Tra poche settimane, invece, dovrebbe essere ufficializzato l’incarico, in sostituzione della stessa Lotti, del magistrato Fernando Asaro, presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Caltanissetta, a sua volta presente al saluto ufficiale alla collega in partenza. Il presidente del tribunale Paolo Fiore, il sostituto procuratore Antonio D’Antona e il giudice Veronica Vaccaro hanno, a loro volta, voluto ricordare il lungo periodo vissuto a fianco del procuratore capo Lotti.
“Grazie a quei magistrati che hanno accettato la sfida”. “Devo ringraziare tutto il personale amministrativo di palazzo di giustizia – ha continuato Lucia Lotti – e, soprattutto, quei magistrati che hanno scelto di accettare la sfida, venendo a prestare servizio in questa terra”. A salutare ufficialmente il magistrato, sono stati anche l’avvocato Ignazio Emmolo, in rappresentanza del consiglio dell’ordine locale, e l’avvocato Giacomo Ventura, presidente della Camera penale Eschilo. Entrambi si sono soffermati sulle capacità del procuratore Lotti che, adesso, cercherà di “esportare” l’esperienza gelese anche tra gli uffici della procura romana.