“L’investimento di Eni sul territorio non può dipendere da una sentenza che potrebbe anche slittare. Gli impegni vanno rispettati e il governo dovrà prendere posizione”. Il vice sindaco Simone Siciliano non è totalmente soddisfatto dell’ultimo vertice al Ministero dello Sviluppo economico sulla riconversione industriale della Raffineria. “Abbiamo da un lato certezze e passi in avanti sullo stream reforming e sulla riconversione verde della Raffineria – dice Siciliano – ma tante perplessità sull’up stream, che rappresenta il vero nucleo dell’investimento di Eni sul territorio. Il protocollo, che ribadisco non abbiamo firmato noi, deve andare avanti a prescindere. Ed il governo prenda posizione”.
“Non aspetteremo il 9 giugno – aggiunge il sindaco Domenico Messinese – Eni e il Governo dovranno dirci cosa vogliono fare. E non possiamo dipendere da una decisione giudiziaria”. Critiche anche Le segreterie confederali Cgil, Cisl ed Uil e i sindacati chimici. “Decine di lavoratori metalmeccanici ed edili potrebbero lavorare ed invece sono esodati da mesi. Oggi, il sindacato confederale, registra piccoli passi avanti per il progetto green, ma registra calma piatta sugli altri progetti, ad iniziare dalle fasi di progettazione e cantierizzazione della piattaforma prezioso k”. Il sindacato chiede ai Governi una risposta certa sui fondi destinati agli ammortizzatori sociali da agganciare all’avvio dei cantieri e al Governo Regionale una convocazione urgente”.