“Argo-Cassiopea”, parere Riserva in dirittura d’arrivo: Snam potrà avviare compensazione

 
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La riunione sull'attuazione delle prescrizioni

Gela. Sarà con molta probabilità uno degli ultimi provvedimenti con la firma dell’architetto Emanuele Tuccio, dirigente comunale prossimo al pensionamento. Si tratta di chiudere l’iter per la fase due del progetto sul gas “Argo-Cassiopea” di Eni. L’atto è atteso da qualche settimana e gli uffici comunali sono al lavoro per completare, dopo la prima autorizzazione dello scorso anno. Il responsabile locale della Riserva Biviere Emilio Giudice, a sua volta, sta definendo il parere. Ci saranno delle prescrizioni che Enimed dovrà osservare, estese su un lungo lasso di tempo, visto che si prevede anche un monitoraggio decennale sulla piena attuazione degli obblighi, anzitutto ambientali. Giudice sta redigendo il parere. “Sono stato sollecitato e sto definendo gli ultimi particolari”, dice. Di fatto, per quanto riguarda le prescrizioni, rispecchieranno quelle già indicate nell’autorizzazione comunale dello scorso anno, rilasciata proprio dopo un confronto con la Riserva. Il dirigente Tuccio e lo stesso Giudice, di recente, hanno partecipato ad un tavolo operativo per l’attuazione delle prescrizioni, già contenute nel primo permesso rilasciato alla multinazionale. Enimed ha delegato una società specializzata. “E’ importante vagliare il pieno rispetto delle prescrizioni già date – precisa Giudice – per Snam, visto che vengono toccate anche le aree del gruppo, c’è già un progetto in stato avanzato per un’importante compensazione. L’unico problema che si era posto riguardava il sequestro di alcun particelle, che però pare siano state dissequestrate. Snam, a breve, potrà avviare il progetto di compensazione ambientale. Sulle prescrizioni date ad Enimed, invece, siamo solo all’inizio e c’è una fase di studio. Le prescrizioni devono essere osservate e sono dettagliate. Nella prima autorizzazione, era saltata quella sul monitoraggio decennale per valutare che la riqualificazione si compia. L’ho fatto notare, visto che era indicata nel parere che avevo rilasciato. Sarà prevista anche in questo parere che mi appresto a definire”. L’attività, avviata da oltre un anno, è tutta finalizzata a mettere insieme le esigenze produttive e quelle della salvaguardia ambientale e del risanamento. Il bilanciamento è stato il punto nevralgico nel lavoro degli uffici comunali, coordinati da Tuccio. Anche per questa seconda autorizzazione la linea non dovrebbe cambiare. Le interlocuzioni con l’azienda ci sono state e continuano ad esserci.

Il progetto sul gas “Argo-Cassiopea” assorbe la parte più significativa degli investimenti della multinazionale indicati nel protocollo di intesa del 2014. Avere nuove fonti di approvvigionamento, in un contesto mondiale segnato dalla crisi Ucraina, è un’opzione che nessuno sottovaluta, a partire dal governo che guarda con molta attenzione agli sviluppi del progetto sulla costa locale. “Garantire il rispetto delle prescrizioni è un obbligo di legge – ribadisce Giudice – il monitoraggio va fatto, anche per evitare precedenti come quello del green stream, progetto per il quale non c’è mai stata una vera riqualificazione. Ci sono prescrizioni che prevedono studi più complessi e attendiamo che l’azienda indichi le modalità che vorrà adottare”. A questo punto, anche se potrebbe volerci qualche giorno in più rispetto alle previsioni, l’iter dovrebbe chiudersi in tempi stretti, almeno per quanto riguarda l’autorizzazione sulla fase due. I tavoli su compensazioni e prescrizioni sono destinati a proseguire. L’amministrazione comunale, invece, attende ancora di capire quale sorte avrà il capitolo delle royalties estrattive. Per un progetto come “Argo-Cassiopea”, la legge esclude che il Comune possa ricevere royalties, nonostante le attività concentrate sulla costa locale. Non è da escludere che si possa aprire un dialogo con il nuovo governo nazionale e con quello regionale, dopo la chiusura delle urne.

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