Gela. E’ proseguito anche ieri il confronto con i responsabili del dipartimento regionale acqua e rifiuti, che hanno convocato diverse Srr e i gestori dei siti di conferimento. Per Timpazzo pare essere partito un processo di progressiva riduzione dei conferimenti ulteriori, che arrivano principalmente dal sito privato della società Sicula Trasporti. Già da inizio settimana, su disposizione dell’amministratore di Impianti Srr Giovanna Picone, il surplus che arriva da Sicula è stato limitato, per un massimo settimanale che non potrà superare la soglia di 1.500 tonnellate (rispetto al perdurante picco di 2.300 tonnellate). Un passo che non sarà osteggiato dal dipartimento regionale acqua e rifiuti. Nel corso del tavolo, la stessa Picone ha indicato la necessità che Sicula Trasporti predisponga un dettagliato cronoprogramma, con date e quantitativi, per giungere progressivamente ad un azzeramento dei conferimenti. Sembra che si vada in questa direzione, anche perché Sicula, che riceve i rifiuti dell’area etnea, è già stata autorizzata a trasferire una parte del surplus all’estero, in impianti olandesi. Un meccanismo transfrontaliero che sicuramente farà innalzare i costi. A Timpazzo, invece, Impianti Srr vuole dare priorità assoluta ai Comuni del territorio, a partire da Gela, senza voltare le spalle a richieste che in questo periodo sono arrivate da altri ambiti, come quello di Trapani servizi. Il sistema regionale, a fine settembre, dovrà trovare anche soluzioni alternative, visto che Catanzaro Costruzioni, proprietaria della discarica di Siculiana, dovrà stoppare i conferimenti.
“Da quanto emerso durante la riunione – precisa Picone – sembra che per Timpazzo si vada verso una fase di riduzione, già iniziata. Per ora, non siamo nelle condizioni di definire una programmazione a lungo termine, perché siamo in attesa che il Tar si pronunci sul provvedimento regionale che ha eliminato il limite massimo giornaliero di rifiuti per Timpazzo”. Da ben oltre un anno, con diversi provvedimenti del governo regionale e del dipartimento, Timpazzo è diventata la porta di ingresso per quegli ambiti in difficoltà, che hanno potuto conferire i surplus. I vertici di Impianti Srr ora sono ancora più convinti che la piattaforma locale non debba essere “stressata” all’inverosimile e hanno posto i primi limiti, accolti a Palermo, in attesa di capire quale linea sarà assunta dal prossimo governo regionale.