Gela. “Eni deve dare certezze sull’avvio dei primi cantieri in raffineria e, soprattutto, sull’iter di progettazione e realizzazione della piattaforma Prezioso K”. “Referendum abrogativo?…meglio quello propositivo”. Il vice sindaco Simone Siciliano anticipa le richieste che verranno avanzate al tavolo ministeriale fissato per domani a Roma. Si tratta dell’ennesimo incontro legato all’attuazione del protocollo d’investimenti firmato nel novembre di due anni fa dai manager Eni e dalle parti sociali. “L’azienda – spiega ancora Siciliano – aveva previsto tra fine aprile e inizio maggio l’avvio dei primi cantieri in fabbrica dopo il rilascio del provvedimento di non assoggettabilità a Via firmato dai tecnici del Ministero dell’ambiente. Inoltre, siamo fermamente convinti che le fasi di costruzione della piattaforma Prezioso K vadano concentrate in città, senza delocalizzarle in altri centri. Peraltro, anche il referendum abrogativo sulle concessioni in mare non ha sortito effetti. Perché? Probabilmente, la gente è stanca di consultazioni di questo tipo e preferirebbe, magari, un referendum propositivo sul piano energetico nazionale”. Mentre si susseguono i tavoli di confronto, l’indotto Eni risente del fermo totale dei cantieri e una larga percentuale di operatori dell’indotto è stata destinata a trasferte in altri siti.