Marco Trainito: la conferma di un’eccellenza

 
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Ne è passata acqua sotto i ponti dalla pubblicazione de Il mare immane del male, saggio su Horcynus Orca di Stefano d’Arrigo, in cui si intravedevano già chiaramente le enormi potenzialità di Marco Trainito saggista. Poi, il valore intellettuale di Marco Trainito è stato ampiamente apprezzato in così tante occasioni per le  sue puntuali, acute e profonde analisi filosofiche-letterarie, come è stato, per esempio, per il libro sull’opera letteraria di Umberto Eco Odissea nella Biblioteca di Babele (titolo mutuato da Borges), che parrebbe quasi superfluo rimarcarlo ancora una volta.

Ma è inevitabile quando scopri che uno studioso si sia cimentato anche in un campo che non è quello da cui ha tratto fino a quel momento la notorietà. Intanto è bene che si sappia di chi e di che cosa stiamo parlando. Per tutte le opere di Trainito vale il giudizio di Umberto Eco che, in quel di Milano, in occasione proprio della presentazione del libro di Trainito, ebbe pressappoco a dire che  Marco Trainito è il lettore modello, anzi l’iperlettore modello che legge e scova in un libro persino quello che l’autore non aveva pensato ci fosse. Ed Eco ammette candidamente di aver trovato nel libro che lo riguardava, delle idee bellissime che gli erano sfuggite.

Che cosa ha combinato adesso Marco Trainito? Ha appena finito di completare uno studio piuttosto impegnativo per conto dell’università di Messina dal titolo La Memetica tra filosofia e scienze cognitive. Studio che muove dal tentativo di esplorare, come dice l’autore stesso, in modo filosoficamente orientato la situazione della Memetica come programma di ricerca. Memetica, parola che a qualcuno può risultare totalmente nuova mentre a qualche altro fare anche paura.

Tutti ormai sanno che cosa è il DNA, che i geni si compongono di DNA e che la vita continua perché i geni si replicano facendo copie di se stessi. Esistono altri replicanti che interessano la vita umana? Ebbene, sì: si tratta del processo neurale e del sistema immunitario. Ma ci sono anche altri replicanti chiamati memi. Meme, nel suo significato originario, vuol dire qualcosa che imita, che interessa pertanto la sfera culturale. Dawkins considera il meme il gene dell’evoluzione culturale umana. Questo meme può essere un’idea che ci colpisce per la sua forza dirompente o per la sua originalità, una melodia che ci entra nel cuore e nella testa, una bella frase che facciamo nostra, un’abilità o una tecnica che acquisiamo. In questo modo tutti i cervelli di una comunità, piccola o planetaria che sia, acquisiscono e tramandano ciò che maggiormente li coinvolge.

Questo è ciò che definiamo pressappoco evoluzione culturale umana. Trainito, grandemente dotato dei mezzi linguistici e intrerpretativi, profondo conoscitore dell’opera popperiana, ha potuto inquadrare la questione Memetica proprio a partire dall’opera di Popper, la teoria dei tre mondi, e in particolare del mondo due e del mondo tre, quelli delle idee e proseguendo lo studio soprattutto sulla scia delle ricerche di Dawkins e Dennet, ma non solo.  Ma le cose sono così semplici e lineari come si potrebbe erroneamente pensare? Tutto ciò che riguarda il mondo delle idee, dei riti e delle abilità rientrano sempre nella categoria dei memi? E perché i memi veri e quelli falsi si affermano allo stesso modo? E allora Marco Trainito comincia il suo studio con una puntuale quanto inappuntabile ricostruzione storica del problema, cercando poi di sottolineare i punti forti delle varie ricerche, ed infine tentando di unificare le varie conoscenze sin qui acquisite, soprattutto alla luce dei responsi della ricerca scientifica e, in particolare, delle neuroscienze.

Insomma, Trainito tenta di dare valore ai due versanti del sapere: scienza e filosofia. E’ un lavoro piuttosto ponderoso a cui Trainito quasi certamente metterà ancora mano per farne una versione quanto più accessibile a chi è interessato all’argomento. Intanto, col suo studio, Marco Trainito ha tracciato l’ultimo confine, in ordine non solo temporale, della Memetica, quella cosa che ci ha forgiati nel modo in cui oggi siamo e viviamo. 

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