Non si è tenuta, a Roma, l’ udienza di merito relativa al ricorso presentato dal Coordinamento No Peos , contro la realizzazione di un Parco eolico off shore composto da 38 pali, programmato per essere realizzato a due miglia dal bagnasciuga antistante il Castello di Falconara. L’ udienza è stata rinviata al 4 di luglio. “Il motivo è legato al trasferimento del relatore del procedimento – scrivono in una nota per il comitato No Peos Maria Ferrara e Giovanni Iudice – per consentire al nuovo relatore di prendere visione delle carte e dei documenti. Ciò potrà consentire di realizzare il, tanto richiesto, incontro tra il Coordinamento No Peos e il Presidente Crocetta, che ad oggi non ha risposto ai pressanti inviti che si susseguono già dal mese di settembre. L’ incontro sarebbe utile per mettere in campo ulteriori e più incisive iniziative da contrapporre alla Mediterranean”.
“Troppo invasivo risulterebbe il Progetto che per la sua realizzazione comporterebbe lo sventramento di 9,5 chilometri quadrati di fondali, che sappiamo essere ricchi di reperti archeologici ed i ritrovamenti ad oggi visionabili ce ne danno ampia conferma. Ma ancor di più , il progetto potrebbe farci incorrere in una infrazione della direttiva Habitat , che comporterebbe pesanti sanzioni a nostro carico, perché il Parco verrebbe allocato in quello che , è risaputo, essere un corridoio utilizzato da molte specie aviarie migratorie. Ma ancor di più danneggerebbe un areale ove sappiamo essere presenti praterie di Cymodocea Nodosa, che è una specie affine alla Poseidonia Oceanica e che viene utilizzata da molte specie ittiche per deposizione di uova e per la successiva crescita di avannotti. Ma ancor di più contrasterebbe , non poco, con i programmi economici legati al turismo, ai trasporti ed alla economia ad essi collegata , che i comuni che ricadono nella fascia che va da Gela e passando per Butera, Licata, Palma di Montechiaro ed Agrigento si stanno affannando a realizzare.