Gela. L’attesa è per il provvedimento autorizzativo del Comune. L’ente si deve pronunciare sulle opere a terra, per la fase due del progetto “Argo-Cassiopea”. Lo scorso anno, il dirigente Emanuele Tuccio e i tecnici del Suap avevano già rilasciato una prima autorizzazione per gli interventi strettamente preliminari, correlata dalle prescrizioni da osservare minuziosamente, anzitutto a livello ambientale. Enimed, che coordinata il maxi investimento sul gas, ha di recente chiesto il rilascio della concessione demaniale marittima sull’area, con istanza all’Autorità portuale della Sicilia occidentale, per un periodo di dodici anni. I sindacati continuano a monitorare tutte le fasi di un iter assai lungo, di fatto partito con il protocollo di intesa del 2014. Ritengono sia fondamentale chiudere in tempi rapidi, per avviare i veri e propri cantieri. Per sindacati e lavoratori sarebbero “ossigeno”, così spiega il segretario provinciale della Uiltec Maurizio Castania. Le organizzazioni del settore hanno avanzato richiesta di incontro all’amministratore delegato Enimed, Emiliano Racano. “Stiamo seguendo anche gli ultimi aggiornamenti, dei quali siamo venuti a conoscenza tramite la stampa – aggiunge Castania – ma vogliamo verificare direttamente con l’azienda. Far partire i cantieri significherebbe dare respiro all’indotto ma anche al diretto e più in generale all’intero comparto locale up stream”. Una scelta, quella di richiedere l’incontro all’amministratore della società di Eni, condivisa dalla Uiltec insieme alla Filctem e alla Femca. Se ne dovrebbe riparlare dopo la pausa estiva.
Gli stessi sindacati avevano già posto la questione dei tempi di rilascio dell’autorizzazione municipale e non hanno escluso la richiesta di un tavolo con l’amministrazione comunale. Da settimane, il dirigente Tuccio e i tecnici di Palazzo di Città sono al lavoro e hanno tenuto diversi tavoli e conferenze di servizi, anche con rappresentanti di Eni e con il responsabile della Riserva Biviere, Emilio Giudice. Attività che dovrebbe essere finalizzata a breve, con l’autorizzazione per le opere a terra. Il provvedimento potrebbe arrivare proprio in questi giorni. Il progetto per il gas “Argo-Cassiopea” è da tempo nella lista di quelli strategici, reso importante per le riserve nazionali di gas, in una fase di forte instabilità internazionale, con lo stop delle forniture russe.