Gela. I fatti si sarebbero verificati almeno fino ad inizio anno e per sette residenti di una delle palazzine di via Lota, a Scavone, il gip del tribunale ha disposto il decreto penale di condanna. Dovranno pagare più di seimila euro ciascuno, per furti d’acqua (con pena “condizionalmente sospesa”). Secondo gli investigatori e i pm della procura, avrebbero usufruito delle forniture idriche, con allacci abusivi e con misuratori non in regola. Da quanto emerso, si sarebbe profilato un danno all’azienda che gestisce il servizio, l’italo-spagnola Caltaqua. I sette residenti, in più occasioni, avrebbero ottenuto forniture, di fatto sottraendosi ai pagamenti. Per la procura e per il gip, non ci sono dubbi sulla diretta responsabilità dei coinvolti. Pare che l’attività di verifica sia partita da segnalazioni della stessa Caltaqua.
Da mesi, in città, si susseguono emergenze idriche, con stop prolungati della normale distribuzione, dovuti a guasti continui e provvisorie riparazioni della rete. Il decreto penale di condanna potrà essere impugnato dai difensori dei residenti. Una scelta che probabilmente verrà formalizzata dai legali Cristina Alfieri, Rosario Prudenti, Salvo Macrì, Rocco La Placa e Paola Carfì.