Gela. “Faccia come meglio crede, noi valuteremo di conseguenza e faremo le nostre scelte”. Il consigliere comunale Diego Iaglietti lo ribadisce riferendosi al sindaco Lucio Greco e al rebus sulla nuova guida di Ghelas. Il gruppo del consigliere, legato alla lista “Gela città normale”, è vicino al manager Francesco Trainito, che però si è visto improvvisamente non confermato alla guida della municipalizzata. Una decisione, quella dell’avvocato Greco, che ha spiazzato quasi tutta la sua maggioranza. I prossimi giorni saranno forse decisivi per capire se gli alleati potranno mantenere gli stessi colori. Iaglietti, che da tempo ha aderito al gruppo consiliare del sindaco anche per rinsaldare i rapporti tra gli scranni di maggioranza, praticamente si sente libero di decidere, senza ordini di scuderia. “Certo, con il cambio di amministratore alla guida della Ghelas – precisa – non mi sentirò più in obbligo. Posso anche rimanere in maggioranza, ma senza alcun vincolo. Noi non abbiamo mai chiesto incarichi. Il nome di Trainito ebbe la piena condivisione del sindaco, che l’ha nominato come indicazione fiduciaria. E’ un manager che ha lavorato per salvare l’azienda. Ora, invece, il sindaco prende le distanze da una sua decisione. E’ libero di farlo così come noi siamo liberi di decidere come comportarci”. L’esponente di maggioranza non ci gira troppo intorno. “Secondo me, il sindaco sta facendo una serie di scelte sbagliate – dice ancora – forse, vuole farci pesare l’appoggio che abbiamo ufficializzato alla candidatura di Rosario Caci alle regionali? Ci sono gruppi, come quello di Forza Italia, già rappresentato in giunta e con la presidenza dell’assise civica, che forse considerano Ghelas uno strumento elettorale? Si pensa sempre e solo ai voti e ai giochi di potere”. Per Iaglietti, quindi, il cambio di rotta del sindaco, che sembrava aver nuovamente puntato su Trainito, avrebbe coordinate politiche. “Trainito non viene riconfermato dopo che in tre anni, con problemi enormi di personale, è riuscito a risanare i conti, ad approvare i bilanci e ad arrivare ad un contratto triennale per programmare il rilancio – aggiunge il consigliere – lo stesso dicasi per l’assessore Danilo Giordano, che ha svolto un buon lavoro al settore bilancio ma è in bilico perché il consigliere Salvatore Incardona, che l’aveva voluto in giunta, ora ha cambiato partito”. Una disamina piuttosto schietta, che fa capire come da Ghelas possano passare le sorti più immediate dell’alleanza, che ancora deve sostenere scadenze impellenti, a partire da quella per l’approvazione degli atti finanziari.
“Non chiedo niente al sindaco e non l’ho mai fatto – conclude Iaglietti – politicamente non siamo stati informati di nulla. Ad una recente riunione era stato deciso di mantenere tutto com’era almeno fino alla conclusione delle regionali. Trainito ha lavorato bene e i risultati ci sono. Il sindaco, evidentemente, vuole ricandidarsi e ha deciso che la soluzione migliore sia questa. Io non la penso così e mi sento libero di decidere secondo la mia coscienza. Non ci piacciono i ricatti politici”. Lunedì, in seconda convocazione, il sindaco dovrebbe formalizzare le nuove nomine. Sono scadute le cariche dell’amministratore e dei componenti del collegio sindacale. Dovrà assumere scelte precise, almeno entro il 10 agosto, anche per evitare l’ipotesi di una messa in liquidazione, che per gli esperti scatta con la disciplina della prorogatio degli amministratori di società a partecipazione pubblica. Trainito ha già comunicato che non ci sarà e anche il consulente della società, il commercialista Giorgio Vindigni, ha scelto di non proseguire nel suo incarico. La maggioranza, a questo punto, difficilmente rimarrà immune da ricadute politiche.