PALERMO (ITALPRESS) – Maratona notturna dell’Assemblea regionale siciliana per approvare le variazioni di bilancio. L’Ars, probabilmente in una delle sue ultime sedute della legislatura, ha dato il via libera al disegno di legge. Bocciato il maxiemendamento che distribuiva fondi per 405 mila euro di cui una parte destinata alle emergenze rifiuti di Palermo e Catania. Il voto segreto (17 a 15) ha affossato la norma con relativa coda polemica in Aula. Tra le norme approvate, invece, il trasferimento di 24 milioni per sanare i debiti dei comuni nei confronti di Siciliacque, la società che gestisce il sovrambito regionale, l’integrazione oraria del personale Asu dei beni culturali. Via libera anche agli interventi per il turismo e per i pensionati degli ex consorzi Asi. Boccata d’ossigeno per il teatro Massimo di Palermo, che grazie a un emendamento a firma M5s potrà beneficiare di un finanziamento aggiuntivo di 500 mila euro per il 2022. La stessa cifra è stata stanziata dal Parlamento regionale per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai siti di archeologia industriale riconosciuti come beni culturali. 100 mila euro in arrivo come contributo al libero consorzio comunale di Ragusa per finanziare la produzione e realizzazione di docufiction che raccontino la storia delle comunità montane iblee, ovvero quelle di Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo (emendamento di Stefania Campo del M5s), mentre un altro emendamento, sempre a firma della pentastellata, obbliga le amministrazioni locali a preservare dall’abbattimento la vegetazione arborea cittadina di rilevanza paesaggistica, botanica o storico-culturale; prevenire danni alla vegetazione arborea cittadina derivanti da gravi alterazioni del suo spazio vitale e a regolamentare l’attività di potatura degli alberi ornamentali nelle città. Approvato anche un emendamento all’unanimità a firma di Giusi Savarino che istituisce una borsa di studio in memoria di Lorena Quaranta, con l’obiettivo di sostenere la formazione di giovani futuri medici iscritti all’Università di Messina. In chiusura di seduta Miccichè ha convocato l’Aula per venerdì alle 11 “per possibili comunicazioni del Presidente che vanno fatte pre e non post”. A giorni, infatti, sono attese le dimissioni del presidente della Regione, Nello Musumeci per potere anticipare il voto delle regionali al 25 settembre, date delle elezioni nazionali.
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