Gela. “Tutte queste diatribe politiche, interne alla maggioranza, non mi appassionano e penso che non appassionino neanche la città”. Il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, in queste ultime settimane, non ha voluto prendere posizione rispetto ai botta e risposta che stanno nuovamente agitando gli animi dei pro-Greco. Sembra però piuttosto netto nel sintetizzare quella che è la sua visione politica degli assetti del governo della città. “Sappiamo tutti che c’è un assessorato rimato libero e il sindaco, per ora, ha deciso di mantenere le deleghe. Ritengo che se decidesse di affidarlo dovrà individuare una persona che possa essere un valore aggiunto, indipendentemente dal partito di riferimento. Io – dice – sono per un esperto del settore rifiuti, un assessore non politico, che possa assicurare un miglioramento del servizio, anche quando si passerà al sistema in house. Con tutto il rispetto per i professionisti, ma non credo che la soluzione per il settore ambiente possa essere fornita da un medico o da un avvocato. Per me, si dovrebbe individuare un esterno che possa dare un contributo consistente”. Sammito, pur senza fare riferimenti diretti, sembra quindi bocciare sul nascere le voci che portano al medico Antonino Biundo e all’avvocato Liliana Bellardita, spesso indicati nel toto-assessore. Inoltre, sulla giunta, soprattutto in questa fase, sembra notare strategie anche elettorali. “L’equilibrio in giunta chiesto dai civici? Non sostengo questa richiesta né la condanna. E’ legittimo che tutti gli alleati vogliano far pesare il loro ruolo all’interno della maggioranza. Tre anni fa, alle amministrative, ad eccezione dell’exploit di “Un’Altra Gela”, tutte le altre liste hanno ottenuto risultati che un pò si equivalgono. Per me, comunque, valgono le persone e non i ragionamenti di numeri”, aggiunge. Il presidente dell’assise civica, quindi, punta ad una diversa interpretazione dell’attuale “geografia” di giunta e non esclude qualche colpo a sorpresa, magari appunto con un tecnico, non necessariamente legato ad un partito.
“A meno che il sindaco – spiega inoltre – non decida di rivedere l’intera giunta. La maggioranza in consiglio? Non penso si sia mai sfasciata. L’unico vero problema, essendo composta da tredici consiglieri, è la prima votazione. In seconda votazione, come hanno dimostrato Pef e Tari, la maggioranza c’è”. Dal presidente arrivano segnali di equidistanza nei rapporti tra gli alleati e il sindaco, in una fase nella quale si fa sentire la campagna elettorale. Sammito correrà per l’Ars, nella lista di Forza Italia (chiamata in causa dai civici). La sua “non sarà una candidatura di servizio”, tiene a precisarlo. Sta lavorando per costruire un percorso che coinvolga più sostenitori, senza necessariamente dipendere da strategie predeterminate, anche a livello di partito.