Autismo, l’Aias pensa al futuro: nascerà il più grande centro del meridione

 
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Gela. Camici bianchi e fiocco blu per accendere i riflettori sull’autismo.

Nonostante il maltempo la festa al centro Aias di Borgo Manfria, presieduto da Anna Maria Longo, è andata avanti.

La giornata mondiale sull’autismo, in verità, è andata oltre la solidarietà. Il sindaco Domenico Messinese si è detto favorevole ad autorizzare il progetto “Dopo di noi”. Ovvero, uno sviluppo logico del centro Aias che compie 40 anni e mira a realizzare anche una struttura di cura e assistenza per soggetti autistici e diversamente abili anche in età adulta. “E’ intenzione di questa amministrazione comunale – assicura il primo cittadino – supportare la nascita di una struttura che garantirà servizi vitali come la pet-terapy, piscina e l’ippoterapia. Siccome il progetto è stato bloccato per anni dalla precedente amministrazione, preferisco usare prudenza”. Il progetto è stato illustrato da Luigi Virone, direttore sanitario del centro Aias, alla presenza di Giuseppe Piva, direttore del Distretto territoriale dell’Asp, dei medici e degli operatori della struttura di assistenza e, soprattutto, delle famiglie e dei soggetti che necessitano le cure. Presenti anche gli assistenti scolastici e Viviana Aldisio, dirigente scolastico.

Il convegno ha permesso di denunciare una carenza della rete di assistenza del territorio e la necessità di invocare un tavolo tecnico anche oltre la giornata mondiale dell’Autismo.

Sono state affrontate molte tematiche sull’argomento. Il neuropsichiatra Giovanni Vaccaro si è voluto soffermare sulla necessità di vaccinare i bambini autistici, evidenziando che non esiste alcun rischio e nessuna correlazione. Sullo stesso argomento è intervenuto Cristoforo Cocchiara, pediatra e componente del tavolo tecnico provinciale sull’Autismo. “Molti bambini autistici possono avere una vita sociale – spiega Cocchiara – Da adulti però tendono a sparire proprio per la mancanza nel territorio di centri pronti ad accoglierli. Il progetto Dopo di noi ha anche lo scopo di dare una soluzione delicata ad una patologia ancora difficile da trattare”. Secondo Viviana Aldisio “è una categoria che ha bisogno di un apparato sinergico di più attori – aggiunge – il successo si raggiunge solo se si lavora assieme”.

Il progetto “Dopo di Noi”, con un investimento di 4 milioni di euro, sorgerà in un’area di 36mila metri quadrati a Borgo Manfria. Garantirà assistenza a 70 soggetti autistici, disporrà di 40 posti letto, e garantirà lavoro a 15 operatori specializzati. La vasta area ospiterà due diverse piscine, una delle quali per l’assistenza dei soggetti normodotati e l’altra dedicata ai diversamente abili, attività di ippoterapia e pet-terapy. 

Anche i componenti del comitato Gelensis Populus hanno voluto testimoniare la loro sensibilità alla problematica dell’autismo, convinti che da oggi non dovranno spegnersi i riflettori.

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