Gela. Discariche a cielo aperto e rifiuti dati alle fiamme a pochi passi dalle abitazioni con i conseguenti rischi per la salute e l’incolumità dei residenti. L’altra faccia della Gela che tenta di ricostruirsi l’immagine attraverso la grande occasione della Mostra della Nave è quella delle periferie, sempre più terra di nessuno, abbandonate al loro destino e lontane dai riflettori della politica. Quello di Albani Roccella ad esempio è un caso emblematico. Il quartiere popolare è invaso dalle discariche a cielo aperto e totalmente sommerso dalla vegetazione che cresce incontrollata. I rifiuti sono ovunque, anche davanti i cancelli dell’istituto comprensivo intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E spesso i cumuli vengono dati alle fiamme mettendo a rischio gli abitanti della zona. A farne le spese proprio la scorsa notte uno degli abitanti del quartiere, sceso in strada nel tentativo di domare uno dei roghi.
Ma non sono solo i rifiuti a preoccupare gli abitanti del quartiere popolare. Qui i marciapiedi sono totalmente ostruiti dalla vegetazione che è cresciuta incontrollata e ratti e parassiti invadono le case, spesso anche prive dei servizi essenziali. Una situazione intollerabile più volte denunciata dai residenti del quartiere senza però ottenere alcuna risposta. I residenti adesso lanciano un appello all’amministrazione affinché si intervenga nell’immediato.