Paradosso “Agenda Urbana”, un modello efficiente ora paralizzato dall’assenza di dirigenti

 
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Assessori, dirigenti, funzionari e professionisti che seguono i programmi di finanziamento

Gela. Da due anni, da quando si è entrati nel vivo di tutte le procedure di finanziamento, il programma “Agenda Urbana” ha sempre dimostrato di essere tra i più efficienti, preso a modello per cronoprogrammi rispettati e finanziamenti incamerati, nonostante le restrizioni della pandemia. In ballo, ci sono progetti, già finanziati, per circa venti milioni di euro. Rischia seriamente, però, di rimanere “ostaggio” di una burocrazia comunale che perde pezzi. Il dirigente di riferimento, l’architetto Antonino Collura, incaricato di coordinare anche l’Autorità Urbana, non ha più la copertura contrattuale e in tutta fretta, la scorsa settimana, ha dovuto passare le consegne all’ingegnere Fabio Filippino, che già segue uno dei settori più delicati, quello dell’ambiente, con annessi servizio rifiuti e cimiteri. Anche l’ingegnere, però, sembra sulla via dell’addio. Potrebbe lasciare il municipio già ad inizio agosto. Così, il modello “Agenda Urbana” paga le conseguenze di una pianta organica, anche per la batteria dei dirigenti, veramente ai minimi. Il gruppo di lavoro e i rup sono con le mani legate. Ci sono atti già pronti per le gare di affidamento dei lavori, che necessitano di firme dirigenziali, ma senza che si vedano dirigenti all’orizzonte. Un paradosso che potrebbe affossare lavori e finanziamenti. Questo doveva essere il periodo delle gare d’appalto per procedure abbondantemente istruite. Ora, invece, si fa fatica ad andare avanti. “Devo dire che un pò di fiducia si perde – spiega l’assessore Terenziano Di Stefano che con il settore sviluppo economico ha posto “Agenda Urbana” tra le priorità – è chiaro che in tutti i settori ci sono delle difficoltà. Però, rinunciare al dirigente Collura, che ha seguito passo dopo passo tutte le procedure, si sta rivelando molto difficile. Io spero che il dirigente Filippino possa decidere alla fine di rimanere, altrimenti non so come faremo. Per programmi come “Agenda Urbana” la prassi è ancora più complessa perché il dirigente deve essere profilato per ogni procedura di finanziamento. Quindi, i cambi diventano ostici e certamente Regione e ministeri notano tutte queste variazioni e la continua necessità di accreditare il dirigente di turno. Si sta cercando di accelerare per approvare gli strumenti finanziari, a partire dal consuntivo, che ci consentirebbero di intervenire per avere dirigenti”.

In base alle valutazioni condotte dal gruppo di lavoro (riunitosi anche oggi), che ha seguito minuziosamente tutte le procedure, sono tre i progetti che necessiteranno di una ricollocazione, con un capitolo di finanziamento differente. Si tratta, del resto, dei progetti più complessi, quelli per la messa in sicurezza dell’area del costone che si affaccia sul lungomare e i lavori del polo dell’infanzia alla “Pirandello”. “Gli altri progetti possono andare in gara, se entro un mese riusciremo ad avere un dirigente che se ne possa occupare con assiduità”, aggiunge Di Stefano. Sicuramente, l’assessore civico non si sarebbe aspettato di dover fare i conti, proprio nella fase finale, con uno stallo che, come conseguenza estrema, potrebbe far perdere i fondi, seppur sia stato condotto un lavoro assai approfondito, affidato ai rup, ai tecnici e ai professionisti esterni di “Agenda Urbana”. A maggior ragione, dopo essere riusciti a superare le tante incomprensioni con gli uffici regionali. Le scadenze sono fissate per il prossimo anno. Probabilmente, anche il sindaco Lucio Greco dovrà farsene carico, cercando di individuare soluzioni che potrebbero essere decisive anche per un altro programma di finanziamento, che invece non è ancora entrato nella fase principale, “Qualità dell’abitare”, che al Comune ha assegnato fondi per trenta milioni di euro, rivolti ad interventi di riqualificazione urbana.

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