Gela. Si ferma l’attività dell’impianto di compostaggio di contrada ‘Brucazzi’, gestito dall’Ato Cl2. Nelle scorse ore i carabinieri del Noe hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo. Gli accertamenti sono stati effettuati nell’impianto, dove ricade anche la sede dell’ambito. Una comunicazione per il fermo dell’impianto e il conseguente stop dei conferimenti è stata inoltrata a tutti i sindaci dell’Ato. Ci sarà per i prossimi giorni la necessità di conferire in altri impianti, che vanno individuati. Il commissario Giuseppe Lucisano ha inoltrato una nota a tutti i primi cittadini, informandoli dell’impossibilità di effettuare il conferimento. Continuano invece le altre attività in programma per l’impianto. Le verifiche degli inquirenti sarebbero legate ad anomalie sulla presenza di percolato. I vertici Ato, a seguito del provvedimento, forniranno le spiegazioni necessarie agli organi che stanno indagando. L’impianto di compostaggio, che il Cga ha ribadito essere patrimonio Ato, serve tutti i comuni della zona, ad iniziare da Gela. Sarà necessario procedere rapidamente ad individuare altri siti almeno fino a quando si protrarrà il provvedimento di sequestro preventivo.
Pare che Ato avesse già provveduto a definire una propria relazione tecnica per individuare gli aspetti tecnici legati alle anomalie riscontrate dagli investigatori. Tutto il materiale probabilmente verrà fornito agli inquirenti. Per ora, non sarà possibile effettuare conferimenti, con un sequestro che ha immediati effetti. Il sistema di compostaggio di ‘Brucazzi’ è uno dei perni dell’intero sistema locale del ciclo dei rifiuti. Le indagini e le verifiche tecniche sono in corso.