Gela. “Inizialmente, ho provato pietà. Quelle parole di odio fanno male, soprattutto per chi come me è sotto costante minaccia”.
Minacce anche all’ex sindaco Angelo Fasulo. Il presidente della regione Rosario Crocetta è stato sentito davanti al giudice Silvia Passanisi. L’ex eurodeputato è parte offesa nel dibattimento che si sta celebrando a carico di un ventitreenne, accusato di ripetute minacce, tramite facebook, ai danni dello stesso Crocetta e dell’ex sindaco Angelo Fasulo. “Prendo la lupara e…” o, ancora, “siete dei venduti…vi siete venduti la raffineria”, questi ed altri messaggi sarebbero stati postati sulle pagine facebook di Crocetta e Fasulo. “Le minacce e le frasi pesanti – ha spiegato il presidente della regione – mi vennero segnalate dai miei collaboratori. E’ impressionante come un giovanissimo possa utilizzare espressioni cosi violente che non hanno nulla a che fare con la politica”. Il testimone ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Sonia Tramontana e dal difensore di fiducia dell’imputato, l’avvocato Maurizio Scicolone. Nelle scorse udienze, è stato sentito l’altra parte offesa, l’ex sindaco Angelo Fasulo, a sua volta destinatario dei post poi ricollegati al ventitreenne finito a processo. La difesa ha cercato di valutare soprattutto se le minacce tramite facebook abbiano poi effettivamente inciso sulle abitudini del presidente. “Io vivo una minaccia reale – ha concluso Crocetta – non fa piacere vedersi recapitare queste frasi sulla propria pagina ufficiale, soprattutto pensando ad alcuni precedenti tragici”. Si tornerà in aula il prossimo 19 luglio.