Gela. L’hub e lo yard industriale non passano di moda, tutt’altro.
Gli investimenti sulla logistica e lo yard. Le due infrastrutture, chieste a gran voce già negli scorsi mesi, rimangono tra le linee portanti dei progetti da finanziare, anche con una parte delle compensazioni Eni da 32 milioni di euro. I capigruppo consiliari e l’amministrazione comunale si sono confrontati nel corso della conferenza dei capigruppo post-pasquale. Così, si è deciso di disegnare una strategia d’investimento suddivisa in tre settori: le infrastrutture, lo sviluppo economico e l’agricoltura, la sfera del sostegno sociale. Il Partito Democratico, con il capogruppo Vincenzo Cirignotta, e gli altri esponenti di centro sinistra, con in testa Guido Siragusa del Polo Civico, premono soprattutto sul tasto dello sviluppo a mare. Tra hub, yard industriale e interventi al porto rifugio e, più in generale, nel sistema portuale locale. Le linee progettuali, a questo punto, come chiesto dall’indipendente Carmelo Casano, arriveranno sia sui tavoli delle commissioni competenti sia su quelli del consiglio comunale. §
Il sistema per il riutilizzo delle acque reflue. L’amministrazione, con il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, non trascura nelle proposte neanche il settore agricolo, prevedendo circa un milione e mezzo di euro per la realizzazione di un sistema che consenta il trattamento e il riutilizzo delle acque reflue. Tra le proposte sul tavolo, anche quella di proseguire negli interventi di riqualificazione del lungomare Federico II di Svevia e di ripristinare l’area dell’ex dogana, oltre ad una serie di previsioni che riguardano il parcheggio Arena, l’ex casa albergo di Macchitella e la realizzazione di un ostello della gioventù. Il porto rifugio ed il porto isola industriale dovrebbero essere coperti con finanziamenti per un totale di quasi cinque milioni di euro. Sono stati i grillini del Movimento 5 Stelle, invece, a rilanciare la questione degli incentivi verso sistemi a risparmio energetico, ponendo comunque alcuni dubbi sull’effettiva fattibilità di hub logistico e yard industriale, destinato soprattutto alla paventata nascita di un vero e proprio polo metalmeccanico.