Abusi sessuali sulla figlia della nuova moglie, l’operaio in carcere si rivolge ai giudici del riesame

 
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Gela. Ritorna davanti ai giudici il caso di un operaio tunisino, arrestato a fine febbraio con l’accusa di aver abusato sessualmente della figlia della nuova moglie. Pesanti accuse nei suoi confronti. L’uomo, da anni residente in città, si trova attualmente detenuto nel carcere di Enna. Il suo difensore di fiducia, l’avvocato Rosario Giordano, ha deciso di rivolgersi ai giudici del tribunale della libertà di Caltanissetta. Subito dopo l’arresto, eseguito dai poliziotti del commissariato e da quelli dell’aliquota della procura, l’operaio ha negato diversi episodi contestati. Il giudice Paolo Fiore, però, ha confermato la custodia cautelare in carcere. Le violenze, in base alle indagini, si sarebbero protratte nel corso del tempo: l’uomo avrebbe soggiogato psichicamente anche la moglie e le altre figlie, sottoponendole ad ulteriori violenze. Il giudizio di riesame è stato fissato per la prossima settimana.

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