Gela. Lo stop forzato su Pef e tariffe Tari, con il numero legale ancora una volta sotto soglia, per l’opposizione ribadisce la fine del percorso amministrativo del sindaco Lucio Greco e della sua maggioranza. In serata, dopo la sospensione chiesta dal presidente della commissione consiliare bilancio Pierpaolo Grisanti, proprio l’opposizione non è rientrata in aula consiliare e ancora una volta i numeri dei pro-Greco non sono stati sufficienti. Solo nove consiglieri e niente da fare per la votazione. L’opposizione, che la scorsa settimana è stata duramente criticata dal sindaco proprio per la strategia dell’abbandono dell’aula, rivendica le scelte politiche e chiede sostanzialmente un passo indietro all’avvocato e alla sua giunta. “Questa sera abbiamo avuto l’ennesima prova che la maggioranza politica e numerica è inesistente. Alla luce degli ultimi confronti tenuti in aula – fa sapere il drappello di opposizione – non ci sono più le condizioni per continuare il percorso amministrativo”. Se a Roma, il governo Draghi è al capolinea, in città la maggioranza dovrà riflettere su un’autosufficienza che non c’è, soprattutto quando l’opposizione non è presente in aula consiliare.
“Il sindaco e l’amministrazione tutta ne prendano atto e assumano al più presto, per senso di dovere verso la città e i cittadini, tutte le decisioni che il manuale della buona politica impone e prescrive”, aggiungono. Le conclusioni sono nette e non sembrano per nulla volte ad un eventuale dialogo istituzionale, anzi.